3° Report sulle vendite di medicinali veterinari contenenti sostanze antibiotiche

In concomitanza della pubblicazione dell’undicesimo rapporto annuale sulla sorveglianza europea delle vendite di medicinali veterinari contenenti agenti antimicrobici, predisposto dall’Agenzia Europea per i medicinali è online anche la relazione nazionale contenente l’analisi e i trend delle vendite di antibiotici in Italia, per il periodo di riferimento 2019-2020.

In base alle rilevazioni, nel 2020 si conferma la tendenza alla diminuzione delle vendite totali, pari al 38,3% rispetto al 2016, punto di partenza per la verifica del raggiungimento dei target prefissati dal Piano Nazionale di Contrasto all’Antimicrobico-Resistenza.

Il trend nazionale in diminuzione si conferma in modo marcato per tutte le classi di antimicrobici, come risultato di un impegno costante all’utilizzo prudente degli antibiotici del mondo veterinario.

La riduzione più evidente è sicuramente quella relativa alle vendite per la classe delle polimixine (95,4%) rispetto al 2016. Altri cali significativi riguardano gli altri chinoloni, con un calo del 67,6%, le cefalosporine di III eIV generazione con un ribasso del 56,9% e i fuorochinoloni con una riduzione del 47,2%.

Si riscontra, infine, una contrazione del 40% delle vendite di agenti antimicrobici autorizzati in forme farmaceutiche impiegate per il trattamento di gruppo, attraverso la somministrazione in soluzioni (acqua di abbeverata, siero di latte, broda, ecc.), come mangimi medicati (premiscele) o il top dressing (polveri orali).

Il trend positivo dimostra l’efficacia delle azioni pianificate e attuate nel settore veterinario per il contrasto all’antimicrobico-resistenza, in particolare della promozione di un uso prudente degli antimicrobici.

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