Dermatite atopica. Crisaborolo efficace e ben tollerato nei neonati
Uno studio condotto da un’equipe di ricercatori dell’Advanced Skin Research Center di Omaha, in Nebraska ha dimostrato che l’unguento a base dell’inibitore della fosfodiesterasi 4, crisaborolo, è efficace e ben tollerato nel trattamento dei neonati con dermatite atopica da lieve a moderata.
“La dermatite atopica colpisce i pazienti di tutte le età ed è una delle dermatosi infantili più comuni, croniche e recidivanti, con un impatto sul 15-30% della popolazione pediatrica statunitense – ha spiegato il primo autore dello studio Joel Schlessinger -. Circa il 60% dei pazienti manifesta i primi segni e sintomi entro il primo anno di vita e in molti casi l’attività della malattia persiste fino all’età adulta”.
“La sicurezza e l’efficacia dimostrata dal trattamento sono stati coerenti con quanto già osservato nei precedenti trial in pazienti di età pari o superiore a 2 anni. Nel complesso i risultati di questa sperimentazione mostrano che crisaborolo può rappresentare un’opzione di trattamento sicura ed efficace per i bambini di età compresa tra 3 e 24 mesi”, ha concluso Schlessinger.
La fosfodiesterasi 4 (PDE4) è un enzima intracellulare non recettoriale che modula l’infiammazione e l’integrità epiteliale attraverso la degradazione dell’adenosina monofosfato ciclico (cAMP) ed è iperattivata nella dermatite atopica. Il crisaborolo è un inibitore della PDE4 che agisce sopprimendo il rilascio di citochine pro-infiammatorie e, grazie al basso peso molecolare, penetra facilmente l’epidermide.
L’esposizione a un assorbimento sistemico dipende dalla superficie cutanea trattata, ma il farmaco viene rapidamente inattivato limitando il rischio di effetti collaterali.
A partire dal gennaio 2020, l’unguento contenente crisaborolo al 2% è stato approvato per il trattamento della dermatite atopica da lieve a moderata per i pazienti di età ≥ 2 anni negli Stati Uniti, in Australia, in Canada e in Israele.
La dermatite atopica è una delle più comuni patologie dell’età pediatrica. Ha un andamento cronico recidivante ed una prevalenza stimata che va dal 15 al 30%. Le tipiche lesioni, intensamente pruriginose, sono caratterizzate da eritema, essudato, vescicole e croste che evolvono in un progressivo ispessimento della cute (lichenificazione).