Test sierologici pungidito, alle farmacie la scelta di quelli più attendibili

I test sierologici pungidito non sono tutti uguali. Un recente servizio delle nota trasmissione “Le Iene”, ha dimostrato come, nello stesso soggetto, gli esiti possano variare notevolmente in funzione della sensibilità del test.
Il test sierologico pungidito, come sottolineano gli esperti, identifica la presenza di anticorpi contro le proteine del virus nel sangue del paziente. Dimostra, eventualmente, se un soggetto in passato è entrato in contatto con il virus, in questo caso con il Covid-19.
Non può però essere utilizzato come protocollo anticontagio poiché non in grado di rilevare se il paziente ha contratto il virus da poco tempo. Pertanto non è consigliabile, come purtroppo sta avvenendo in molte scuole italiane, utilizzarlo come unico strumento attendibile rispetto alla positività o meno al coronavirus.

Il test in questione verifica la presenza degli anticorpi nel sangue e la risposta può essere solo: Si o No. Con il test sierologico invece l’esito è più preciso perchè ci dice anche la quantità di anticorpi presenti nel sangue.
Occorre infine tenere in considerazione il fatto che i test sierologici pungidito non sono tutti uguali, ma la loro validità dipende dalla loro sensibilità dunque dalle risposte che sono in grado di dare.

La scelta dei consumatori dovrebbe essere guidata dai professionisti della salute come medici e farmacisti. Questi ultimi, in particolare, rappresentano il front-office finale e determinano in molti casi la scelta del cliente. Pertanto hanno la responsabilità di selezionare le aziende che producono i test pungidito più affidabili sul mercato.

Gli enti e le organizzazioni preposti al rilascio delle autorizzazioni, dovrebbero invece valutare più oculatamente l’attendibilità dei risultati, prima di consentirne la commercializzazione. Frenare le ambizioni speculative di chi intende fare solo business e non ha a cuore la salute dei cittadini.

Christian Petrelli

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