Ministero della salute: in calo le vendite degli antibiotici ad uso veterinario
“In base alle rilevazioni, si conferma la tendenza alla diminuzione delle vendite totali, pari al 17,2% rispetto al 2016; una riduzione ancor più significativa se si considera il calo del 42% rispetto ai dati del 2010. La diminuzione è associata a una generale riduzione delle vendite della maggior parte delle classi terapeutiche, in particolare tetracicline, penicilline, sulfamidici, macrolidi e polimixine, come risultato di un impegno costante all’utilizzo prudente degli antibiotici”.
È quanto si legge nella relazione del Ministero della salute contenente un ’analisi e i trend delle vendite di antimicrobici in Italia, per il periodo di riferimento 2017-2018.
“Un’attenzione particolare – scrive il Ministero – è rivolta a quelle classi di antibiotici considerate di importanza critica e incluse nella categoria B “Restrict” della categorizzazione AMEG (Antimicrobial Advice Ad Hoc Expert Group) e classificate tra gli Highest Priority Clinically Important Antimicrobials nella lista della World Health Organization (WHO), che rappresentano una piccola proporzione delle vendite totali (circa il 3%)”.
“La riduzione più evidente è sicuramente quella relativa alle vendite per la classe delle polimixine (66% nel 2017 e 48.3% nel 2018) rispetto al 2016 – evidenzia il report – per una riduzione totale dell’82% se si considera il periodo 2010-2018. Altri cali significativi riguardano gli altri chinoloni, con un calo del 79% (rispetto all’anno 2011), i fuorochinoloni con una riduzione del 21,3% e le cefalosporine di 3ͣ e ͣ4 generazione con un ribasso del 3,1% rispetto al 2016”.
“Si riscontra, infine, una contrazione del 18% delle vendite di agenti antimicrobici autorizzati in forme farmaceutiche impiegate per il trattamento di gruppo, attraverso la somministrazione in soluzioni (acqua di abbeverata, siero di latte, broda, ecc.), come mangimi medicati (premiscele) o il top dressing (polveri orali)”.
“Il trend positivo – commenta il Ministero – dimostra l’efficacia delle azioni pianificate e attuate nel settore veterinario per il contrasto all’antimicrobico-resistenza, in particolare della promozione di un uso prudente degli antimicrobici. Tale dato, inoltre, rappresentando il punto di partenza per la verifica del raggiungimento dei target prefissati dal Piano Nazionale di Contrasto all’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR 2017-2020), mostra come siano stati già superati alcuni indicatori nazionali fissati al 2020.
“L’utilizzo del sistema informatizzato per la tracciabilità dei medicinali veterinari e dei mangimi medicati, con la ricetta elettronica veterinaria obbligatoria dal 16 aprile 2019 nel nostro Paese, renderà più efficace il monitoraggio non solo delle vendite, ma soprattutto dell’effettivo consumo dei medicinali negli animali, permettendo di rinforzare le azioni di contrasto all’AMR”, conclude il rapporto.