Un nuovo vaccino disponibile contro l’Herpes Zoster

Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale PNPV 2017-2019, per il quale è stata chiesta una proroga fino all’approvazione del nuovo PNPV, ha introdotto, fra le nuove vaccinazioni quella contro Herpes Zoster.

In particolare, il PNPV prevede che la vaccinazione anti HZ deve essere offerta attivamente ai soggetti di 65 anni d’età e ai soggetti a rischio a partire dai 50 anni di età. Oltre alla fascia d’età anziana, la vaccinazione va quindi offerta in presenza di diabete mellito, patologia cardiovascolare, BPCO, soggetti destinati a terapia immunosoppressiva.

Quest’anno sarà commercializzato in Italia un nuovo vaccino ricombinante adiuvato contro HZ, indicato nelle persone a partire da 50 anni d’età e negli individui ad aumentato rischio di HZ a partire da 18 anni d’età.

L’efficacia di questo vaccino, valutata in persone a cui sono state somministrate due dosi a distanza di 2 mesi, è intorno al 97% nei cinquantenni e del 91% nelle persone ultrasettantenni. Negli studi effettuati, sono stati ridotti in modo significativo i ricoveri ospedalieri correlati a HZ.

L’Herpes zoster è una patologia virale acuta determinata dalla riattivazione dell’infezione latente da virus varicella-zoster, un virus a DNA appartenente alla famiglia degli Herpesviridae, nelle radici dei gangli del sistema nervoso.

L’Herpes Zoster è diffuso in tutto il mondo e la sua incidenza è correlata all’età della popolazione. Oltre all’età, la presenza di alcune patologie può aumentare il rischio di HZ o aggravarne il quadro sintomatologico.

HZ può svilupparsi solo in persone che hanno precedentemente contratto la varicella o sono venute in contatto col virus della varicella, incluse quelle che sono state vaccinate con un vaccino vivo contro la varicella. Clinicamente è caratterizzato da un esantema vescicolare di solito unilaterale frequentemente associato a dolore.

La nevralgia post erpetica (PHN) costituisce la complicanza più frequente; la sovra-infezione batterica delle lesioni, la disseminazione cutanea, l’infezione polmonare, la miocardite, l’esofagite, la pancreatite, l’ulcerazione gastrica, l’angioite granulomatosa e l’interessamento del sistema nervoso centrale sono state segnalate come ulteriori possibili complicanze.

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