Consiglio di Stato. Legittimo vendere la pillola EllaOne anche a donne minori di 18 anni

La terza sezione del Consiglio di Stato con sentenza n. 2928 del 19 aprile 2022 ha respinto il ricorso delle associazioni pro vita e ha affermato la legittimità della determina con la quale l’Aifa ha eliminato la necessità di ottenere una prescrizione medica per la fornitura del medicinale “EllaOne”, comunemente noto come “pillola dei cinque giorni dopo”, anche nei riguardi delle donne minori di diciotto anni.

“Il farmaco EllaOne – stabilisce la sentenza – non deve essere confuso con il regime farmacologico usato per l’interruzione volontaria della gravidanza. Il meccanismo d’azione del farmaco è antiovulatorio, vale a dire che agisce prima dell’impianto dell’embrione. Nessuna violazione della normativa sull’interruzione volontaria di gravidanza è quindi configurabile”.

A parere dei giudici, inoltre, l’eliminazione della prescrizione infatti non si pone in contrasto né con il diritto del minore ad una corretta informazione, né con quello dei genitori, o di chi ne fa le veci, a sostituirsi al minore (pur tenendo in considerazione la sua volontà) in relazione all’età, al grado di maturità, avendo piuttosto come scopo la tutela della salute psicofisica e della vita del minore nel pieno rispetto della sua dignità.

Secondo il Consiglio di Stato, “la dispensazione delle specialità medicinali e dei farmaci da banco – quindi non soggetti alla prescrizione medica – va esclusa dal novero dei trattamenti sanitari in senso stretto che coinvolgono tutta una serie di questioni specifiche, tra cui quella del consenso e più in generale della relazione tra medico e paziente”.

“Nel caso concreto – sottolinea la terza sezione – non viene in rilievo un atto medico somministrato ad un paziente bensì la volontaria assunzione di un farmaco per il quale le Autorità sanitarie non hanno previsto la prescrizione medica”.

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