Studio Banca d’Italia. L’apertura di nuove sedi farmaceutiche ha ridotto i ricoveri meno gravi

Secondo uno studio condotto da Andrea Cintolesi e Andrea Riganti e pubblicato dalla Banca d’Italia, l’apertura di nuove sedi farmaceutiche in seguito alla Legge “Cresci Italia” del 2012 ha ridotto i ricoveri meno gravi, trattati in ospedale essenzialmente con farmaci.

L’ipotesi dello studio è che i ricoveri meno gravi possano essere prevenuti o abbreviati da un più tempestivo accesso ai servizi e ai prodotti farmaceutici.

Secondo l’analisi l’apertura di una farmacia previene circa 17 ospedalizzazioni ogni anno. In aggregato, l’incremento dell’8% del numero di farmacie ha ridotto la spesa per ricoveri medici (meno gravi) dell’1,3%, incidendo quasi esclusivamente su quelli di brevissima durata.

Non ci sono stati invece effetti sulla spesa per i ricoveri di tipo chirurgico (più gravi). Il consumo di farmaci non è aumentato con l’apertura delle nuove farmacie, suggerendo che queste ultime abbiano ridotto i ricoveri agendo come punto di informazione per i pazienti.

“In Italia – evidenzia lo studio – si registrano 3,86 ricoveri medici mensili ogni 1.000 residenti. Quindi una riduzione dell’1,1% corrisponde a circa 2.500 ricoveri in meno ogni mese. Dato che il numero di nuove farmacie è leggermente inferiore a 1.500, una nuova farmacia evita 1,7 ricoveri al mese”.

Considerando l’elevata affluenza alle farmacie, gli autori dello studio ritengono che questo effetto sia ampiamente attendibile: “L’effetto di una singola farmacia è piuttosto piccolo, ma poiché le nuove aperture sono numerose, l’effetto aggregato si somma a un risultato considerevole”.

Molta attenzione è stata dedicata anche agli effetti della liberalizzazione focale sui prodotti OTC, questo studio dimostra che l’aumento del numero di farmacie genera guadagni di benessere derivanti da migliori condizioni di salute e da una diminuzione della spesa aggregata.

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