Operazione NAS. Oscurati 93 siti web e sequestrati farmaci per 3 milioni di euro

I Carabinieri del NAS hanno concluso “SHIELD III”, acronimo di Safe Health Implementation, Enforcement and Legal Development, vasta operazione internazionale finalizzata alla tutela della salute e al contrasto della criminalità farmaceutica.

Anche quest’anno al Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, è stato affidato il delicato ruolo di co-leader di EUROPOL, posizione di primaria responsabilità che ha consentito al NAS di partecipare al processo decisionale prendendo posto nella “cabina di regia” (composta anche dalla Polizia greca, all’OCLAESP francese e alla Guardia Civil spagnola) che ha pianificato le attività, nonché diretto e coordinato i Paesi aderenti nei vari settori d’intervento nonché posizione di action leader nell’ambito del progetto EMPACT 3.5 sulla contraffazione dei farmaci.

Significativo è stato il contributo fornito all’Operazione a livello nazionale da parte della Specialità, nel quale i Carabinieri NAS hanno condotto 170 attività ispettive e di polizia giudiziaria, con l’avvio di 82 tra procedimenti giudiziari e amministrativi, che hanno portato all’esecuzione di complessivi 21 arresti e 123 deferimenti alle competenti Autorità giudiziarie.

Ingenti i sequestri di medicinali e di sostanze dopanti di diverse tipologie, d’integratori nonché di dispositivi medici e di prodotti di vario genere anche collegati al trattamento del COVID-19: oltre 9.000 confezioni e circa 362.000 unità in diverse forme farmaceutiche (compresse, fiale, iniettabili, polveri), contenenti principi attivi a varia indicazione terapeutica, principalmente riconducibili ad anabolizzanti, antibiotici, antinfiammatori, disfunzione erettile e vantanti proprietà per il trattamento del COVID-19. Il valore commerciale di tutti i sequestri raggiunge la cifra di circa 3.000.000 euro.

Parallelamente è stato condotto un mirato controllo sull’offerta in vendita e la pubblicità illecite di medicinali on line. In questo contesto, i militari del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute hanno quindi condotto mirate analisi del web che, nel solo periodo di riferimento, hanno consentito di individuare e “oscurare”, su provvedimenti del Ministero della Salute, 93 siti internet tutti con server ubicati all’estero e con dati fittizi dei relativi gestori.

Di questi siti, 49 erano riferiti a medicinali a base di principi attivi (idrossiclorochina, clorochina, lopinavir/ritonavir, azitromicina, colchicina e ivermectina) per i quali sono state emesse restrizioni all’impiego off label al di fuori di ricerche e studi clinici connessi con il COVID-19, mentre 44 proponevano in vendita e pubblicizzavano medicinali a varia indicazione terapeutica, prevalentemente dopanti, contro la disfunzione erettile, antinfiammatori e antibiotici, tutti soggetti a obbligo di prescrizione, nonché presunti integratori alimentari vantanti, indebitamente, proprietà terapeutiche.

L’occasione operativa è, infine, stata proficua per favorire i rapporti di cooperazione istituzionale tra il NAS e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in linea con quanto previsto dal Protocollo d’intesa tra il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e la medesima Agenzia.

Da segnalare, al riguardo, oltre ai numerosi controlli e sequestri condotti congiuntamente in relazione all’illecita importazione dall’estero di medicinali sprovvisti di autorizzazione all’immissione in commercio, la recente operazione che nel mese di novembre, a San Marino, ha portato al sequestro di un laboratorio clandestino al cui interno venivano prodotte sostanze anabolizzanti e dopanti.

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