Vitiligine. Ruxolitinib in crema mantiene una risposta duratura anche dopo un anno dalla sospensione della terapia

Secondo i dati a lungo termine del programma TRuE-V di fase III presentati al congresso 2023 dell’American Academy of Dermatology (AAD), i pazienti con vitiligine non segmentale e almeno 12 anni di età trattati con ruxolitinib in crema all’1,5% che hanno raggiunto un alto livello di ripigmentazione facciale dopo 52 settimane hanno mantenuto una risposta duratura un anno dopo la sospensione della terapia.

Ruxolitinib crema all’1,5% è una nuova formulazione in crema dell’inibitore selettivo JAK1/JAK2 ruxolitinib, approvato dalla Fda per il trattamento topico della vitiligine non segmentale in pazienti di almeno 12 anni di età.

È la prima e unica terapia per la ripigmentazione cutanea approvata negli Usa, autorizzato anche per il trattamento topico cronico a breve termine e non continuativo della dermatite atopica da lieve a moderata in pazienti non immunocompromessi con almeno 12 anni, la cui malattia non è adeguatamente controllata da altre terapie topiche o quando queste non sono consigliabili.

La vitiligine è una malattia autoimmune cronica caratterizzata dalla depigmentazione della pelle che deriva dalla perdita di melanociti. Si ritiene che l’iperattività della via di segnalazione della Janus chinasi (JAK) guidi l’infiammazione coinvolta nella patogenesi e nella progressione della condizione.

Viene diagnosticata a più di 1,5 milioni di persone negli Stati Uniti ed ha una prevalenza complessiva stimata di circa 2-3 milioni, con gran parte dei pazienti (circa l’85%) affetti dalla forma non segmentale. Può manifestarsi a qualsiasi età, anche se in molti casi esordisce prima dei 30 anni.

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