Ema. All’esame il primo farmaco in grado di ritardare dai 3 ai 5 anni l’insorgenza del diabete di tipo 1 nei bambini
È all’esame dell’Ema il primo farmaco in grado di ritardare dai 3 ai 5 anni l’insorgenza del diabete di tipo 1 nei bambini.
Si tratta di Teplizumab, un anticorpo monoclonale anti-CD3 che modifica i linfociti T CD8+, cellule importanti per la difesa immunitaria contro i patogeni intracellulari ma che, nelle persone con diabete di tipo 1, distruggono erroneamente le cellule beta pancreatiche sane, che producono e secernono insulina. Il farmaco può essere utile per ridurre la perdita del funzionamento delle cellule beta, e quindi ritardare l’insorgenza della malattia.
L’approvazione, pochi mesi fa negli Stati Uniti, dell’anticorpo monoclonale al cui sviluppo ha contribuito la ricerca italiana ha aperto la strada ad il suo utilizzo anche in Europa. Quella della previsione dei soggetti ai quali somministrare il farmaco, che va utilizzato prima dell’insorgenza della malattia, è stato uno dei temi affrontati al convegno “Panorama Diabete” in corso a Riccione.
In Italia sono circa 180.000 le persone con diabete di tipo 1, malattia che toglie dai 10 ai 15 anni all’aspettativa di vita e costringe a una terapia insulinica quotidiana.