Tumore al seno. La campagna Nastro Rosa torna nelle farmacie umbre

Per tutto il mese di ottobre la Sede Centrale e le Associazioni Provinciali LILT offrono visite senologiche gratuite nei loro ambulatori, organizzano conferenze e dibattiti, distribuiscono materiale informativo e illustrativo e mettono in atto molteplici iniziative volte a responsabilizzare sempre più le donne su questa problematica.
Tra gli obiettivi, urgenti e imperativi, che LILT individua e si impegna a raggiungere per azzerare la mortalità legata al cancro al seno si evidenziano: l’uniformità territoriale del programma di screening senologico promosso dal Servizio Sanitario Nazionale e organizzato dalle Regioni, ancora a macchia di leopardo, che è in grado di ridurre del 40% la mortalità per questa patologia; l’abbassamento dell’età dello screening a 40 anni, con cadenza annuale, accompagnato anche dall’esecuzione dell’ecografia.

Da sempre attente alle tematiche legate alla prevenzione, anche le farmacie in diverse regioni italiane partecipano alla campagna Nastro Rosa.
Grazie alla collaborazione tra Federfarma Umbria e AIRC, in 48 farmacie della regione, per tutto il mese di ottobre saranno posizionate locandine della campagna e vetrofania dedicata con l’espositore-salvadanaio contenente le spillette simbolo dell’iniziativa. I cittadini saranno invitati a sostenere la ricerca contro il tumore al seno con una donazione minima suggerita di 2 euro per ogni spilletta acquistata.
La somma ricavata sarà devoluta alla Fondazione AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro); la speranza è quella di riuscire a sensibilizzare il maggior numero di persone possibile sulla patologia più diffusa tra le donne e per contribuire al progresso della ricerca, che con la prevenzione e la diagnosi precoce ha permesso di aumentare in maniera significativa il tasso di sopravvivenza negli ultimi anni.
“Le farmacie dell’Umbria continuano a sostenere il fondamentale tema della prevenzione – dichiara Silvia Pagliacci presidente di Federfarma Umbria -.
Sensibilizzare i cittadini su una tematica così rilevante è un dovere morale che i farmacisti tengono ben presente”.

CORRELATI