I farmaci per la disfunzione erettile in combinazione con i nitrati possono aumentare il rischio di decesso

Secondo uno studio condotto dagli scienziati del Karolinska Institutet di Stoccolma, gli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE5i), presenti nei farmaci per la disfunzione erettile, se assunti in combinazione con le sostanze antianginose, o nitrati, che contrastano il dolore al petto, sembrano associati a un aumento del rischio di decesso.

“I PDE5i – spiegano gli esperti – si trovano in commercio come farmaci per contrastare la diffusione erettile, e sono meglio noti come Viagra, Levitra e Cialis, tra gli altri. I principi attivi antianginosi, invece, o nitrati, vengono somministrati per trattare l’angina, o dolore al petto”.

Entrambi possono causare cali di pressione sanguigna, per cui è sconsigliato assumerli in combinazione. Tuttavia, i dati reali sulle implicazioni del loro uso congiunto erano finora poco esaustivi.

“Stiamo assistendo a un incremento del numero di pazienti a cui vengono prescritti sia PDE5i che nitrati – affermano gli esperti – sebbene siano documentati i benefici dei farmaci per la disfunzione erettile nei soggetti con malattie cardiovascolari, l’uso combinato dei due medicinali potrebbe aumentare il rischio di esiti negativi e infausti”.

Nell’ambito dell’indagine, i ricercatori hanno valutato le cartelle cliniche di 61.487 uomini con un precedente di infarto del miocardio o intervento coronarico percutaneo, che avevano ricevuto prescrizioni di nitrati. A 5.710 soggetti sono stati segnati anche PDE5i.

Nell’arco di tempo di indagine, gli scienziati hanno evidenziato che l’uso combinato di inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 e antianginosi era associato a una probabilità superiore di rischi per la salute rispetto a chi seguiva solo uno dei due trattamenti.

“Speriamo che il nostro lavoro – dichiarano i ricercatori – possa evidenziare la necessità di valutare attentamente la situazione dei pazienti prima di prescrivere trattamenti a base di nitrati”.

“Nelle prossime indagini – concludono gli autori – speriamo di comprendere meglio gli effetti associati alla combinazione dei due farmaci, in modo da avere il quadro più completo delle opzioni di trattamento per i soggetti con disturbi cardiovascolari e disfunzione erettile”.

CORRELATI