Baricitinib funziona contro l’alopecia areata e favorisce la ricrescita dei capelli
Studi italiani confermano l’efficacia di Baricitinib per gli adulti che soffrono di alopecia areata. Baricitinib è il primo principio attivo approvato nel 2022 dall’Ema, con percentuali di ricrescita dei capelli superiori a quelle degli studi per portare il farmaco in approvazione.
La terapia, disponibile presso i centri dermatologici prescrittori di farmaci biologici, favorisce la ricrescita anche di ciglia, sopracciglia, peli ascellari e pubici.
Baricitinib, inibitore orale delle Janus chinasi (JAK), è ora rimborsato dal SSN come prima opzione terapeutica per gli adulti che soffrono di alopecia aerata severa e trattamento efficace per i pazienti adulti che soffrono di dermatite atopica severa in associazione a corticosteroide topico.
L’alopecia areata è una malattia autoimmune dei bulbi piliferi (reazione anomala del sistema immunitario che riconosce come estranei i bulbi piliferi e li colpisce), talora associata ad altre patologie autoimmuni (tiroide, gastrite, vitiligine).
Provoca la caduta dei capelli a chiazze grandi come una moneta o più estese e, a volte, anche dei peli di ciglia, sopracciglia, barba o altre parti del corpo. Si tratta di un fenomeno che colpisce indipendentemente dal sesso e dall’età.
Il decorso della malattia è particolare: in alcuni casi basta un solo giorno perché si formino una o più chiazze prive di capelli, in altri si può assistere a una perdita massiva in poco tempo. La causa che porta alla comparsa dell’alopecia areata è spesso un trauma psichico o un periodo di particolare stress.