Futuro della Sanità Territoriale: Il Ruolo dei Farmaci di Automedicazione

ASSOSALUTE-Federchimica ha presentato ieri a Roma i risultati di una ricerca condotta dall’Istituto SWG, evidenziando l’importanza dei farmaci di automedicazione nella trasformazione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Quasi il 90% degli italiani considera fondamentale aumentare la consapevolezza sulla propria salute, puntando su un uso responsabile dei farmaci per evitare abusi e sprechi.

La ricerca, parte di un ampio dialogo tra istituzioni e professionisti della salute, sottolinea la soddisfazione degli italiani nei confronti di farmacie e medici di famiglia, che continuano a rappresentare i principali riferimenti sanitari sul territorio.
“Le farmacie sono presidi sanitari fondamentali e hub informativi per i cittadini”, ha affermato Michele Albero, Presidente di ASSOSALUTE. “Occorre incentivare modelli di presa in carico da parte dei referenti territoriali per garantire un accesso equo alle cure.”

Il rapporto evidenzia anche che il 70% degli italiani riconosce i farmaci da banco e due terzi sono consapevoli che non necessitano di prescrizione medica.
Andrea Mandelli, Presidente della FOFI, ha sottolineato l’importanza del farmacista come punto di riferimento per la salute, in un contesto di crescente confusione informativa.

La Senatrice Elena Murelli ha richiamato l’attenzione sulla necessità di potenziare la medicina di prossimità e l’accesso alle informazioni sanitarie, mentre l’On. Gian Antonio Girelli ha enfatizzato l’importanza della prevenzione e dell’uso consapevole dei farmaci.
“La vera trasformazione del sistema sanitario deve rispettare i principi della Costituzione, ponendo al centro la salute collettiva”, ha affermato.

In un momento in cui il SSN è sotto pressione, il ricorso ai farmaci di automedicazione emerge come una strategia per alleggerire il sistema e promuovere una maggiore responsabilità dei cittadini nella gestione della propria salute.

La ricerca di ASSOSALUTE rappresenta dunque un importante passo verso una sanità più sostenibile e resiliente, in cui la collaborazione tra professionisti della salute e cittadini diventa fondamentale.

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