
Daridorexant, farmaco per l’insonnia cronica, da oggi prescrivibile anche dai medici di Medicina Generale
Da oggi il farmaco Daridorexant, trattamento per l’insonnia cronica, potrà essere prescritto anche dai medici di Medicina Generale, ampliandone così l’accessibilità per i pazienti. Si tratta di un’importante opportunità essendo il medico di Medicina Generale un punto di riferimento per il paziente che spesso non arriva dallo specialista.
Con la determina pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 69 del 24 marzo 2025, Aifa ha rimosso la limitazione che ne riservava la prescrizione esclusivamente a specialisti come neurologi, psichiatri e centri specializzati nel trattamento dei disturbi del sonno designati dalle regioni. Ora, il farmaco può essere prescritto anche dai medici di medicina generale, ampliandone così l’accessibilità per i pazienti.
L’insonnia è un importante problema di salute pubblica che grava pesantemente sulla società. Viene definita come insonnia cronica un’alterazione nella quantità e qualità del sonno per almeno tre notti alla settimana con una durata di almeno tre mesi consecutivi. L’obiettivo dei trattamenti per l’insonnia è quello di migliorare la qualità e la durata del sonno, nonché il funzionamento diurno, evitando al contempo eventi avversi ed effetti residui il mattino successivo.
Un sintomo chiave dell’insonnia cronica è la compromissione dello svolgimento delle attività diurne, che è collegata a un significativo peggioramento dello stato di salute, come affaticamento, riduzione dell’energia, alterazione dell’umore e difficoltà cognitive. Quindi, l’insonnia cronica può agire come fattore di rischio, che può scatenare, peggiorare o prolungare una vasta gamma di condizioni, inclusi alcuni disturbi fisici e mentali. Inoltre, una gestione subottimale di questa condizione è associata a una diminuzione della produttività e a un aumento del rischio di incidenti sul posto di lavoro, cadute ed errori costosi.
“Il ritmo veglia e sonno è regolato da un intricato circuito neurale nel cervello – spiega Luigi Ferini Strambi, Professore Ordinario di Neurologia Università Vita-Salute di Milano, Direttore Centro di Medicina del Sonno IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano-. Una componente chiave di questo meccanismo è il sistema dell’orexina, che aiuta a promuovere la veglia”.
“La possibilità di prescrivere il daridorexant, antagonista selettivo duale dei recettori dell’orexina, da parte dei Medici di Medicina Generale è un risultato importante, perché permette una gestione diretta dei pazienti con l’insonnia cronica. Spesso il primo contatto del paziente è proprio il medico di medicina generale che ha una visione a 360° del quadro clinico del proprio assistito e che quindi può intraprendere da subito un percorso terapeutico mirato. È infatti essenziale riconoscere precocemente l’insonnia cronica come un problema di salute serio, che richiede un approccio di cura specifica”.
“Questo cambiamento non solo migliorerà la qualità della vita dei pazienti, ma promuoverà anche una gestione più efficace e diretta della condizione. Infine, non dobbiamo dimenticare che una migliore gestione di questa patologia favorisce anche un opportuno accesso agli specialisti, medici del sonno, a cui rimandare il paziente e che spesso non si arriva a consultare”, conclude Ferini Strambi.