Indagine ONFS ALTEMS: la farmacia il front office del Ssn

Secondo un’indagine effettuata dall’Osservatorio Nazionale sulla Farmacia dei Servizi, attualmente alla base dell’attività della farmacia vi è la dispensazione dei farmaci e di altri prodotti sanitari e l’informazione sul corretto uso e conservazione del farmaco. Il D. Lgs. 153/2009 e i successivi decreti attuativi hanno formalizzato un nuovo ruolo della farmacia, intesa non solo come luogo specifico e privilegiato di erogazione dei farmaci, ma anche come centro socio sanitario polifunzionale di prestazioni al servizio dei cittadini. In particolare i Decreti attuativi hanno regolamentato le prestazioni analitiche di prima istanza, l’uso dei dispositivi strumentali e le attività degli operatori sanitari erogabili in farmacia. L’ONFS al fine di acquisire informazioni sull’implementazione della farmacia dei servizi in ambito regionale ha predisposto un questionario, rivolto esclusivamente a farmacisti operanti in ambito pubblico e privato somministrato on line attraverso piattaforma informatica con l’obiettivo di verificare l’inquadramento generale dell’argomento, ovvero: l’assetto organizzativo delle farmacie sul territorio nazionale alla luce delle vigenti normative in materia di servizi e l’attuazione a livello locale; le prospettive future e quindi la percezione della categoria in tale ambito. Sono stati raccolti 2449 questionari provenienti da tutte le regioni italiane. La Survey ha evidenziato che l’81% dei farmacisti intervistati, eroga servizi previsti dai decreti attuativi sia nelle farmacie urbane che rurali e rurali sussidiate, seppure remunerati dalla regione soltanto nel 6,9% dei casi. L’89% dei servizi è costituito da test diagnostici come misurazione di glicemia colesterolo e trigliceridi (44%), il 7% da test diagnostici come holter pressorio e cardiaco (2%) ed elettrocardiogramma (1,3%) meno dello 0,3% effettua prenotazioni di esami tramite CUP e ritiro referti. Comunque pur avendo investito risorse per implementare i nuovi servizi, avvalendosi anche di altri professionisti presenti in farmacia come dipendenti (54,7%), collaboratori occasionali (38,9%)o volontari (6,6%), per il 70% degli intervistati, il ruolo della farmacia non è cambiato. Il 74% è convinto che, in futuro, la farmacia potrà diventare il front office del Sistema Sanitario Nazionale. Un argomento molto sentito è rappresentato dalla partecipazione alla presa in carico sul territorio dei pazienti affetti da patologie croniche soggetti a trattamenti farmacologici innovativi oggi non dispensati in farmacia, per i farmacisti è indispensabile ricevere informazioni e formazione adeguata sui farmaci innovativi anche ampliando la distribuzione per conto 75,1%. Inoltre, dall’indagine è merso che gli intervistati auspicano che il rinnovo della convenzione farmaceutica possa consentire una reale attuazione del nuovo modello di farmacia riconoscendo il servizio cognitivo del farmacista e l’attività di counseling, mirate al corretto utilizzo dei medicinali e al miglioramento dell’aderenza alle terapie 87,6% ; alla riconciliazione/controllo delle sempre più frequenti pluri-prescrizioni 96% nonché partecipando alle campagne di prevenzione delle principali patologie a forte impatto sociale e supportando le campagne di screening 66,8%.

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