Grillo: nuovo DG Aifa sarà per concorso

All’insegna della trasparenza e della meritocrazia, il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha lanciato l’invito a partecipare a una manifestazione di interesse a ricoprire l’incarico di direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).
“Il settore farmaceutico è uno snodo fondamentale del sistema sanitario pubblico. E a maggior ragione tanto più cruciale è il ruolo che svolge l’Aifa, data anche la rilevanza, circa 31 miliardi di euro, della spesa di settore che l’Agenzia del farmaco presidia. La massima trasparenza delle procedure e la qualità delle nomine – afferma il ministro – sono un tratto distintivo di questo Governo, che io intendo applicare sempre e in pieno per quanto di mia competenza. A tutela dei cittadini e della garanzia di tenuta anche finanziaria del Servizio sanitario nazionale”.
Gli interessati all’incarico dovranno essere in possesso di una laurea specialistica nonché di una qualificata e documentata competenza ed esperienza sia tecnico-scientifica nel settore dei farmaci, sia in materia gestionale e manageriale.
La manifestazione d’interesse andrà inviata entro lunedì 23 luglio all’indirizzo pec spm@postacert.sanita.it, corredata da: curriculum vitae, lettera motivazionale, dichiarazione di assenza di potenziali conflitti d’interesse, copia conforme di un documento d’identità in corso di validità.
Una nomina quella di Melazzini da parte dell’allora ministro della Salute Beatrice Lorenzin che non è mai piaciuta alla Grillo, tanto da presentare un’interrogazione per potenziali conflitti d’interesse, assieme ai deputati della Commissione Affari Sociali.
Dalle pagine di Adnkronos, è intervenuto anche l’ex DG dell’Aifa Luca Pani:”Giudico ovviamente in modo positivo, anche se andava specificato meglio il profilo di chi si desidera sia il prossimo direttore generale. Se, come leggo, i candidati dovranno essere solo ‘in possesso di una laurea specialistica nonché di una qualificata e documentata competenza ed esperienza sia tecnico-scientifica nel settore dei farmaci, sia in materia gestionale e manageriale’ questo è troppo generico. Andava specificato a priori come sarebbero state misurate queste competenze per selezionare solo i migliori a fare domanda, altrimenti sarà un assalto alla diligenza. Immagino – continua Pani – che tutti i dirigenti di II livello dell’Aifa e moltissimi direttori generali delle agenzie sanitarie nazionali e regionali faranno domanda, costringendo il ministero a una faticosa e lunga procedura di selezione, peraltro con potenziali contenziosi. Insomma, la trasparenza è meravigliosa, ma deve essere totale. Sorprende per esempio che non sia stata richiesta la perfetta padronanza della lingua inglese, quando è noto che le agenzie regolatorie hanno ormai un’assoluta necessità di essere inserite in contesti internazionali”.

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