
Influenza. Solo il 14% degli italiani si vaccina ogni anno
In occasione del XIX Congresso nazionale della Società italiana di pneumologia sono stati presentati i dati di uno studio condotto da Roberto Dal Negro, responsabile del Centro nazionale studi di farmacoeconomia e farmacoepidemiologia respiratoria di Verona, in collaborazione con Research & Clinical Governance di Verona e AdRes Health Economics and Outcome Research di Torino, che ha coinvolto un campione di 1.200 italiani. Secondo lo studio, che ha valutato i costi di queste patologie per le famiglie e la società in generale, confrontandoli con quelli sostenuti dal Ssn, la prossima stagione influenzale è stata definita “di intensità media” dagli esperti, che si aspettano circa 5 milioni di italiani contagiati. A questi si aggiungeranno gli italiani colpiti dalle infezioni respiratorie simil-influenzali di origine virale, che colpiscono durante tutti i 12 mesi, a differenza dell’influenza vera e propria che incide in un preciso e preventivabile periodo dell’anno”. Nello specifico, “per la società e per le famiglie l’aggravio maggiore è causato dalla perdita di denaro connessa alle assenze sul lavoro: l’88% del costo annuo di influenza e sindromi simil-influenzali deriva infatti dalla perdita dei giorni lavorativi, una spesa ‘silenziosa’ che passa quasi inosservata, ma che pesa sui bilanci del Paese per quasi mezzo punto di Pil, ovvero 8,6 miliardi di euro”. Mentre per il Ssn la cifra è di 2,1 miliardi, per un totale di ben 10,7 miliardi: quasi quanto una manovra economica. “Le famiglie, quasi senza accorgersene, spenderanno in media 250 euro per influenza e sindromi parainfluenzali. Tenuto conto che ogni famiglia ha 2,3 componenti di media, l’esborso per i cittadini sarà il doppio rispetto a quello del Servizio sanitario nazionale, che per ogni malato dovrà sborsare 62 euro l’anno”. Inoltre, “il costo dei farmaci acquistati per gestirli è ripartito però molto diversamente fra Stato e cittadini: il Ssn spende circa 16 euro, soprattutto per antibiotici e corticosteroidi, mentre le famiglie spendono 27 euro in medicinali di fascia C a totale carico del cittadino, per automedicazione e gestione dei sintomi”, osserva Dal Negro. “I dati dello studio – conclude l’esperto – mostrano inoltre che un quarto dei soggetti intervistati spenderebbe di tasca propria oltre 20 euro per prevenire un episodio di influenza o una sindrome simil-influenzale, anche se nel caso dell’influenza la pratica della vaccinazione, pur a basso costo per la famiglia e per il Ssn, risulta ancora sottoutilizzata. Di fatto, nonostante il 70% degli intervistati consideri essenziale la vaccinazione, solo il 14% si vaccina ogni anno e circa il 60% non lo ha mai fatto”.