Ddl Semplificazioni. Ok al limite regionale del 10% alle catene di farmacie
Le commissioni Lavori pubblici e Affari costituzionali del Senato hanno approvato ieri un emendamento M5s al Decreto Semplificazioni con il quale si stabilisce un tetto massimo del 10% delle farmacie esistenti nel territorio della stessa regione che un farmacista, una società di persone, una società di capitali e una società cooperativa a responsabilità limitata possono controllare, direttamente o indirettamente.
La misura si applica anche alle società già costituite che sono tenute ad adeguarsi entro tre anni.
In caso di mancato rispetto della norma, scatta una sanzione di 100mila euro per ogni esercizio di farmacia di cui la società sia titolare e che risulti eccedente rispetto al limite del 10%.
È stato invece ritirato l’emendamento della Lega che stabiliva l’obbligo di presenza di almeno il 25% di farmacisti iscritti all’albo tra i soci delle società che gestiscono le farmacie, pena il loro scioglimento.
Accantonati anche i numerosi emendamenti volti ad allargare la dispensazione dei farmaci di fascia C con ricetta anche alle parafarmacie e ai corner della Gdo.
Altra misura di interesse sanitario approvata dalle commissioni congiunte è l’emendamento Patuanelli, (M5S) in merito all’ erogazione di farmaci a carico del Ssn.
La proposta di modifica stabilisce che l’inserimento dei medicinali nell’elenco degli innovativi non ancora in commercio in Italia o non a carico del Servizio sanitario nazionale è subordinato alla negoziazione del prezzo tra l’azienda produttrice e l’Agenzia italiana del farmaco.
Per i farmaci già presenti nell’elenco, invece, il prezzo massimo di cessione a carico del Servizio sanitario nazionale è quello già applicato e non può, comunque, superare il prezzo massimo di cessione già rimborsato dal Servizio sanitario nazionale per le altre indicazioni terapeutiche relative allo stesso medicinale.