
A cosa serve il controllo di gestione in farmacia
Il controllo di gestione in farmacia serve a monitorare i margini, ad ottenere facilmente proiezioni economiche a fine anno, a predisporre budget credibili, a controllare i flussi di entrate ed uscite di denaro, a capire come, dove e di quanto incentivare il personale, a conoscere il punto di pareggio per ciascun reparto.
In una parola, il controllo di gestione serve a vedere la tua farmacia da prospettive diverse per supportare le tue decisioni senza dipendere da terzi e dando maggior valore ai dati che possiedi già e che devi imparare ad utilizzare sempre più in autonomia.
Negli anni ho potuto notare come il farmacista abbia poco sviluppato l’intuito imprenditoriale e questo lo si riscontra anche nel modo di utilizzare il gestionale della sua farmacia, non orientato al controllo di gestione e spesso limitato alla routine del carico e scarico della merce e al confronto sui prezzi d’acquisto della stessa.
Viceversa, il controllo di gestione in farmacia intende stimolare il titolare e coinvolgere tutti i collaboratori verso un’attenzione costante sui risultati di cui si è capaci, raccogliendo informazioni preziose per affrontare scelte tempestive.
Quando si è nella condizione di osservare prospettive diverse ci si pongono domande illuminanti:
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- Quali prodotti devo spingere maggiormente sul mercato?
- Perché gli utili non incrementano dello stesso ammontare il mio conto in banca?
- Quanta redditività hanno i miei spazi commerciali?
- Come definisco i prezzi di vendita?
- Come posso modificare il punto di pareggio tra costi e ricavi di ciascun reparto?
- Tra sconti, offerte e note credito, quanto mi costa effettivamente la merce?
- Come formulo varie ipotesi di budget senza perdermi nei numeri?
- In che modo ho realizzato gli utili di fine anno?
- Come comparo la produttività dei collaboratori per incentivarli a crescere?
- Di quanto devo variare i prezzi al pubblico in un dato reparto per ottenere i profitti-obiettivo?
- Quanto devo vendere in più per recuperare le marginalità perse nelle “offerte speciali”?
- Riesco a sostenere o meno il costo di un addetto specializzato in un reparto specifico?
- Quanto mi costa giornalmente (festivi inclusi) la farmacia?
- Come programmo gli acquisti per migliorare i tempi di giacenza della merce in magazzino?
- Quanto mi posso pagare?
Caro farmacista, presta attenzione a questa sequenza logico-temporale:
a) il tuo futuro dipende dalle decisioni attuali (atteso che nulla puoi sull’ambiente);
b) decidere di agire dipende dal tuo stato di necessità;
c) ciò che agli occhi risulta necessario ti spinge a controllare al meglio lo stato della realtà.
Io ti ho fornito quindici interrogativi: tu hai trovato quello giusto per approfondire l’argomento?
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