Agenzia delle Entrate: chiarimenti sugli Indici di Affidabilità fiscale
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato due circolari, con i primi chiarimenti relativi alla nuova disciplina degli Indici di Affidabilità fiscale (ISA), che hanno sostituito i vecchi studi di settore.
In particolare, la Circolare n.17/E del 2 agosto 2019 spiega quali siano le finalità dei nuovi ISA, gli elementi distintivi, la loro elaborazione e applicazione, nonché le cause di esclusione.
L’Agenzia, preliminarmente, ha osservato che gli ISA sono finalizzati ad aumentare il livello di adempimento spontaneo, utilizzando anche forme di assistenza sempre più efficaci.
Tali indici esprimono una misura di sintesi sul grado di affidabilità dei comportamenti fiscali dei contribuenti mediante una metodologia statistico-economica, alimentata da un sistema di indicatori elementari basato su dati e informazioni relativi a più periodi d’imposta.
Detta metodologia permette di realizzare una valutazione “graduata” relativamente ai comportamenti gestionali e contabili.
Il riscontro trasparente della correttezza dei comportamenti fiscali consentirà di individuare i contribuenti che, risultando “affidabili”, avranno accesso a significativi benefici premiali.
La circolare n.20 integra la precedente ed illustra ulteriori chiarimenti, attraverso la ricognizione e la raccolta sistematica delle risposte fornite in merito al alcuni quesiti pervenuti dalle categorie e dagli Ordini professionali formulati in occasione di incontri e convegni in materia di ISA.
Nello specifico, le tematiche affrontate riguardano: le attività di selezione e analisi del rischio basate sulle risultanze degli ISA; le cause di esclusione dall’applicazione degli ISA per il periodo d’imposta 2018; le segnalazioni relative agli indicatori e al funzionamento del software; il funzionamento dei coefficienti individuali; la corretta compilazione dei modelli ISA 2019; i dati delle precompilate; i benefici premiali previsti dalla normativa ISA; la proroga dei versamenti al 30 settembre disposta dall’articolo 12- quinquies, commi 3 e 4, del D.L. n. 34/2019; i quesiti relativi agli effetti dell’indicazione di ulteriori componenti positivi per migliorare il profilo di affidabilità.