AIDS: risultati positivi per regime di mantenimento a 2 farmaci

Obiettivo raggiunto per ViiV Healthcare, azienda multinazionale specializzata nella ricerca e cura dell’Hiv, i cui dati dell’ultimo studio lasciano ben sperare.
La ricerca ha valutato l’efficacia della semplificazione a due regimi di farmaci, dolutegravir/lamivudina (Dtg/3Tc), con lo scopo di ottimizzare la terapia e ridurne la tossicità a lungo termine.
In passato lo standard di trattamento dell’infezione Hiv, era stato rappresentato dalla terapia antiretrovirale composta da tre farmaci: bictegravir/emtricitabina/tenofovir alafenamide.
Nello studio clinico denominato Paso Doble, 553 persone con Hiv virologicamente soppresse, hanno cambiato il trattamento da Bic/Ftc/Taf a Dtg/3Tc.
La popolazione dello studio, includeva individui che assumevano una terapia che poteva essere ottimizzata, come regimi a compresse multiple, regimi contenenti potenziatori farmacocinetici o farmaci associati a tossicità cumulativa, come efavirenz o tenofovir disoproxil fumarato.
Lo switch ha portato a risultati significativi. Non solo un regime a 2 farmaci ha dimostrato la stessa efficacia di un regime a 3 farmaci, ma ha anche mostrato un aumento di peso inferiore dei pazienti rispetto a Bic/Ftc/Taf.
Inoltre, la sicurezza è coerente con i profili standard noti ed è stata valutata fino alla 48 esima settimana.
Le ultime novità della ricerca sono state presentate a fine luglio nel corso della 25esima Conferenza internazionale sull’Aids, a Monaco di Baviera.
L’indagine, pubblicata da Adnkronos, è un ulteriore prova che i trattamenti per la cura dell’HIV stanno facendo significativi passi avanti e puntano a migliorare sempre più la qualità di vita dei pazienti.

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