Aifa ritira un lotto di Oxbryta, medicinale indicato per l’anemia falciforme

L’Aifa, con provvedimento del 30.9.2024, ha disposto il ritiro del medicinale OXBRYTA 500 mg 90 compresse, AIC. 049971017, lotto n. 2026284 scad. 30 aprile 2026 della ditta Pfizer Srl.

Il provvedimento è stato disposto, a scopo cautelativo, a seguito della comunicazione da parte della ditta Pfizer srl in cui informa della raccomandazione del Comitato per i medicinali per uso umano dell’Ema di voler sospendere l’autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale Oxbryta (voxelotor) a titolo precauzionale per la durata della revisione dei dati emergenti relativi alla maggiore incidenza di crisi vaso-occlusive (VOC) durante il trattamento con Oxbryta rispetto a prima della terapia.

L’azienda produttrice ha comunicato l’avvio della procedura di ritiro che il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute è invitato a verificare.

Oxbryta è utilizzato per il trattamento dell’anemia emolitica (ossia eccessiva degradazione dei globuli rossi) dovuta ad anemia falciforme in pazienti a partire dai 12 anni di età. Oxbryta può essere somministrato da solo o insieme a un altro medicinale per l’anemia falciforme chiamato idrossicarbamide.

L’anemia falciforme è una malattia genetica associata alla produzione di una forma anomala di emoglobina (la proteina presente nei globuli rossi che trasporta l’ossigeno). I globuli rossi diventano rigidi e appiccicosi e mutano di forma, che da circolare diventa a mezzaluna (come una falce).

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