Alcuni farmaci da banco potrebbero favorire l’antibioticoresistenza
Alcuni farmaci da banco (ad esempio quelli venduti per il mal di gola) contengono antibiotici locali che potrebbero incrementare il rischio di resistenze da parte dei batteri patogeni.
Lo ha rilevato uno studio condotto da ricercatori della School of Pharmacy and Pharmaceutical Sciences presso la Cardiff University e presentato in occasione del Congresso Europeo di Microbiologia Clinica e Malattie Infettive in corso a Amsterdam.
Gli esperti hanno studiato gli effetti di 4 antibiotici legalmente presenti in molti prodotti da banco venduti per il mal di gola (gramicidina, neomicina, bacitracina, tirotricina), avendo cura di lavorare proprio con le concentrazioni presenti nei prodotti vendibili senza ricetta che sono state testate su 4 specie di batteri tra cui le resistenze antibiotiche sono molto diffuse: Staphylococcus aureus, Acinetobacter baumannii, Streptococcus pyogenes e Haemophilus influenza.
I ricercatori hanno verificato sia se la dose di antibiotico legalmente contenuta nei farmaci da banco fosse efficace nel fermare la crescita dei batteri sul vetrino, sia se questi batteri sviluppano le cosiddette ‘resistenze crociate’, cioè resistenze a un antibiotico con cui non sono nemmeno venuti in contatto, sviluppate a seguito dell’esposizione ad un altro antibiotico.
“Siamo preoccupati di aver rilevato che alcuni antibiotici presenti nei prodotti da banco per il mal di gola non sono risultati sufficientemente concentrati al punto da riuscire a fermare la crescita di comuni batteri patogeni per l’uomo – afferma Adrian Shephard del Reckitt Benckiser Healthcare International Ltd, a Slough (GB) che ha commissionato lo studio – e aiutano tali patogeni a sviluppare resistenze”.