Altri 3 decessi tra i farmacisti. Il cordoglio di Federfarma e FOFI

Sale a sei il triste conteggio dei farmacisti scomparsi a causa del Coronavirus.
Negli ultimi giorni il bilancio si aggravato dopo la morte di Patrizio Forti Paolini, Francesco De Donno e Antonio Perani, il primo a Santa Vittoria in Mantenano (Fermo), il secondo a Maglie (Lecce), il terzo a Paratico (Brescia) esercitavano tutti in piccoli e piccolissimi centri, dimostrando in massimo grado il valore sociale che riveste la rete capillare delle farmacie, e la funzione di primo riferimento sul territorio che da sempre svolge il farmacista.

“Questo nuovo lutto- dichiara il presidente della FOFI Andrea Mandelli– sottolinea ancora una volta la necessità di provvedere alla protezione dei farmacisti, anche per non privare la comunità di un supporto oggi più che mai fondamentale. Ancora oggi abbiamo chiesto al Commissario Straordinario, Domenico Arcuri di indicare modalità e tempi per la distribuzione dei dispositivi di protezione a tutti i colleghi che operano sul territorio, come chiediamo incessantemente dal 24 febbraio. A nome del Comitato Centrale e di tutti i farmacisti italiani faccio le mie più sincere condoglianze alle famiglie di Patrizio, Francesco e Antonio”.

Alle parole di Mandelli fanno eco quelle del presidente di Federfarma Marco Cossolo e di Silvia Pagliacci, presidente del Sunifar.

“Sono profondamente addolorato per queste nuove perdite -afferma Cossolo -in un paese di poco più 1000 abitanti nell’entroterra fermano. Francesco De Donno, 76 anni, era ex titolare di una farmacia a Maglie (Lecce),
attualmente gestita dai figli, nella quale continuava però ad essere una presenza importante.
Le mie più sentite condoglianze alle loro famiglie e a quella del dott. Perani”.

Per il presidente del Sunifar, Silvia Pagliacci “la scomparsa di Patrizio Forti Paolini,
e di Francesco Di Donno e di Antonio Perani lascia un grande vuoto nelle famiglie e nei colleghi che li conoscevano.
Un vuoto anche nelle rispettive comunità e nelle persone che per anni hanno trovato in questi colleghi, nella loro professionalità e empatia umana, un punto di riferimento fondamentale. Soprattutto in un momento così difficile per la collettività”.

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