Alzheimer. L’anticorpo monoclonale donanemab rallenta significativamente del 35% il declino cognitivo e funzionale

Secondo i risultati positivi dello studio di fase III TRAILBLAZER-ALZ 2, il trattamento con l’anticorpo monoclonale sperimentale donanemab ha rallentato significativamente del 35% il declino cognitivo e funzionale nei pazienti con Alzheimer.

Il farmaco ha raggiunto risultati incoraggianti per quanto riguarda alcune attività della vita quotidiana come la gestione delle finanze, la guida e la conversazione su fatti attuali. Il trattamento sperimentale ha raggiunto anche tutti gli endpoint secondari relativi al declino cognitivo e funzionale, con benefici clinici altamente significativi.

Sulla base di questi risultati, l’azienda farmaceutica produttrice Eli Lilly prevede di presentare una richiesta di autorizzazione alla Food and Drug Administration degli Stati Uniti già questo trimestre.

La malattia di Alzheimer è un disturbo cerebrale irreversibile e progressivo che colpisce più di 6,5 milioni di americani e che distrugge lentamente la memoria e le capacità di pensiero e, infine, la capacità di svolgere compiti semplici.

Sebbene le cause specifiche del morbo di Alzheimer non siano del tutto note, esso è caratterizzato da cambiamenti nel cervello – tra cui placche beta amiloidi e grovigli neurofibrillari o tau – che comportano la perdita di neuroni e delle loro connessioni. Questi cambiamenti influenzano la capacità di ricordare e di pensare di una persona.

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