Alzheimer. Scoperta una nuova molecola che sferra un doppio attacco alla proteina Tau

Una svolta significativa nella ricerca di nuovi farmaci anti-Alzheimer potrebbe arrivare da uno studio condotto da alcuni scienziati della Lancaster University in collaborazione con l’università di Southampton e la Nottingham Trent University, con la collaborazione del Tokyo Metropolitan Institute of Medical Science in Giappone e lo University of Texas Southwestern Medical Centre negli Usa.

I ricercatori hanno scoperto una molecola che per la prima volta riesce a sferrare un doppio attacco alla proteina Tau, una di quella che si accumula nel cervello dei malati, colpendola nei 2 punti chiave per la formazione dei grovigli che soffocano i neuroni.

Il composto, un inibitore peptidico sviluppato grazie alla biologia computazionale e battezzato Ri-Ag03, per adesso è stato testato con successo in laboratorio e sui moscerini della frutta.

“Il nostro studio rappresenta un passo importante verso la creazione di trattamenti in grado di prevenire la progressione di malattie come l’Alzheimer”, afferma l’autore principale Anthony Aggidis, ex ricercatore associato post-doc alla Lancaster University e visiting researcher all’ateneo di Southampton.

“Colpendo entrambe le aree chiave della proteina Tau – sottolinea – questo approccio unico potrebbe aiutare ad affrontare il crescente impatto della demenza nella società, fornendo una nuova opzione tanto necessaria per il trattamento di queste malattie devastanti”.

Le proteine Tau hanno un ruolo cruciale nel mantenere la struttura e la funzione dei neuroni, ma nella malattia di Alzheimer non funzionano bene e si aggregano: formano lunghe fibrille contorte che poi diventano grovigli neurofibrillari, masse che alla lunga uccidono le cellule cerebrali compromettendo la memoria e il pensiero, alterando il comportamento, fino al declino cognitivo.

Per valutare Ri-Ag03 in un organismo vivente è stato scelto il moscerino della frutta, molto usato in medicina perché condivide con l’uomo il 60% del Dna. I ricercatori dell’università di Southampton hanno somministrato il farmaco a moscerini con Tau patogena, modelli di Alzheimer prodotti da Shreyasi Chatterjee, docente della Nottingham Trent University.

La molecola Ri-Ag03 ha soppresso la neurodegenerazione e allungato la vita dei moscerini della frutta malati di Alzheimer di circa 2 settimane, non poco considerando l’aspettativa di vita di un insetto. Analizzando quello che succedeva nel cervello dei moscerini trattati con la nuova molecola, gli scienziati hanno visto che negli insetti nutriti con il farmaco le fibrille patogene di Tau diminuivano significativamente.

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