Alzheimer. Speranze dai test di un nuovo farmaco

In occasione della Conferenza internazionale dell’Associazione Alzheimer, in corso a Chicago, sono stati presentati i risultati dei test clinici di un nuovo farmaco sperimentale. Si tratta di Ban2401, che fa parte di quei farmaci potenziali contro l’Alzheimer che attaccano i depositi di placche tossiche di beta-amiloide ed è stato testato in una sperimentazione di fase 2 a differenti dosi. I pazienti sono stati suddivisi in sei gruppi: uno dei sei era quello di controllo, dunque somministrazione del placebo; gli altri cinque gruppi hanno invece ricevuto dosi diverse del farmaco. Solo la dose più alta (testata solo su 161 pazienti) si è dimostrata promettente, con risultati tangibili sul rallentamento del declino cognitivo. Inoltre, il nuovo farmaco ha dimostrato di rimuovere in modo efficiente le placche di beta-amiloide nel cervello dei pazienti, che nell’81% dei casi sono passati da ‘amiloide-positivi’ a amiloide-negativi’. E, cosa più importante, BAN2401 ha rallentato il declino cognitivo, spiega Jim Hendrix della Alzheimer’s Association, sostenendo che servirebbe un nuovo trial per definire la dose ottimale di farmaco e vedere se si possono replicare i risultati fin qui ottenuti. In Italia sono circa 600 mila i malati di Alzheimer, pari al 4% della popolazione over 65. Quindi, stimando che nel 2050 gli ultra 65enni rappresenteranno il 34% della popolazione, le previsioni per i prossimi anni indicano un aumento dei casi che renderà il nostro Paese uno dei più colpiti dalla patologia.

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