Ancora introvabili in farmacia i medicinali anti-diabete usati per dimagrire

Prosegue la carenza di farmaci anti-diabete usati per dimagrire con le formulazioni sottocutanee che sono tornate introvabili in farmacia. A fare il punto con l’Adnkronos Salute è Angelo Avogaro, presidente della Società italiana di diabetologia.

“Era metà novembre 2023 quando l’Agenzia italiana del farmaco pubblicava la nota attraverso cui, con l’azienda Novo Nordisk e l’Ema, informava che la carenza di questi due farmaci agonisti iniettabili del recettore del Glp-1 (Glp-1 Ra) sarebbe proseguita a intermittenza per tutto il 2024. Aumento della domanda complessiva dei farmaci (che per l’effetto dimagrante intercettano anche i bisogni dei pazienti con obesità) da un lato e, dall’altro, limitazioni di capacità produttiva in alcuni dei siti di produzione: queste le motivazioni”, spiega Avogaro.

“Stesso copione negli altri Paesi europei: per esempio in Gb nei giorni scorsi, mentre il Governo avvisava della carenza citando anche il boom della domanda di Ozempic per la perdita di peso, il Department of Health and Social Care dava indicazioni agli operatori sanitari su come gestire questa fase ricordando di non prescrivere i farmaci carenti al di fuori del loro uso approvato e aprendo la strada a nuove prescrizioni della versione in compresse”, continua il presidente Sid.

“Funziona così: o si trasferisce il paziente a un altro farmaco della famiglia o si dà lo stesso composto per bocca, quotidianamente, cercando di aggiustare la dose in maniera proporzionale alla dose che si faceva prima. L’importante è che il paziente prenda quel farmaco”, evidenzia Avogaro.

“L’aumento della domanda e delle prescrizioni c’è stato anche in Italia, ovviamente. E un’ulteriore crescita è stata determinata dalla famosa nota 100 dell’Aifa per cui questi farmaci sono prescrivibili anche dai medici di medicina generale”, prosegue l’esperto.

“Quanto alle carenze – precisa Avogaro – noi eravamo stati messi in allerta direttamente dall’azienda, anche per limitare il più possibile gli ingressi in terapia di nuovi pazienti per poter dare modo ai vecchi di continuare a prendere il farmaco. Chiaramente è difficile”.

“Anche per quanto riguarda chi utilizza i Glp-1 RA per la perdita di peso – aggiunge – questi sono farmaci che vanno molto bene nei pazienti obesi. Lo Stato non li rimborsa, ma lo specialista può prescriverli. Esiste quindi tutta una fetta di pazienti che si paga di tasca propria la terapia per dimagrire, una terapia giusta che fa perdere peso, va precisato. E se calcoliamo che 4-5 pazienti su 10 sono sovrappeso in Italia, ovviamente si fa presto a fare i conti su quanto incide. Incide parecchio”.

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