Antibiotico-resistenza e informazione. Il ruolo prezioso dei farmacisti


L’Agenzia Italiana del Farmaco ha illustrato ieri, nel corso di una conferenza stampa, le iniziative intraprese per promuovere un uso consapevole degli antibiotici e contribuire al contrasto del fenomeno dell’antibiotico-resistenza.

Il Direttore Generale dell’AIFA, Nicola Magrini, e la prof.ssa Evelina Tacconelli, dell’Università degli Studi di Verona, coordinatrice del Gruppo di lavoro CTS AIFA Opera (Ottimizzazione della PrEscRizione Antibiotica), hanno illustrato le attività di comunicazione al pubblico e quelle più specifiche dedicate ai medici prescrittori, che saranno lanciate nel corso della Settimana mondiale della consapevolezza sull’uso degli antibiotici promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (18-24 novembre 2022) e nei mesi successivi.

Tra queste iniziative, due documenti con Raccomandazioni sull’uso ottimale degli antibiotici, destinati alla medicina territoriale e ospedaliera e focalizzati sulle terapia mirate delle infezioni causate da batteri resistenti a multipli antibiotici, di prossima pubblicazione sul portale AIFA; la traduzione italiana dell’AWaRe Antibiotic Book, appena presentato dall’OMS, sull’uso ottimale degli antibiotici; una versione ridotta dello stesso volume, calibrata per il contesto italiano e destinata alla medicina generale e alla pediatrica, che approfondirà 10 sindromi infettive più frequenti d’interesse per il nostro Paese, e i cui contenuti saranno fruibili anche tramite App.

Per la Settimana dedicata all’antimicrobico-resistenza, l’Agenzia proporrà inoltre diverse iniziative di comunicazione tra cui uno spot per la televisione e la radio, materiali informativi condivisi sui canali social, e out-of-home advertising, con proiezione sull’edifico di via del Tritone di messaggi volti a promuovere un uso prudente e responsabile degli antibiotici.

Una campagna di sensibilizzazione che non può prescindere dai farmacisti, alleati preziosi nell’informazione sanitaria di prossimità quindi di prevenzione come ricorda il presidente della FOFI Andrea Mandelli.

“Gli antibiotici sono una delle conquiste fondamentali della ricerca medica che rischiamo di compromettere a causa di un uso eccessivo, e in molti casi improprio, di questi farmaci. Utilizzarli correttamente è una responsabilità di tutti per evitare di ritrovarci in futuro senza strumenti efficaci per combattere le infezioni, ai danni soprattutto di chi è più fragile”.

“Se non si mettono in pratica comportamenti individuali responsabili e in assenza di politiche e interventi mirati -continua Mandelli-, nel 2050 i cosiddetti batteri super-resistenti saranno la principale causa di morte al mondo, prima di infarto e ictus – continua Mandelli -. L’antibiotico-resistenza preoccupa in particolar modo l’Italia che continua ad essere ‘maglia nera’ in Europa, con 11mila morti l’anno per infezioni ospedaliere da batteri resistenti, quasi la metà del totale dei decessi, secondo l’ECDC. Per arginare questa ‘pandemia silenziosa’ è quanto mai urgente intensificare gli sforzi delle istituzioni sanitarie e dei professionisti della salute su diversi fronti: promuovere un uso razionale degli antibiotici, dentro e fuori dagli ospedali, supportare la ricerca di nuove molecole e aumentare la consapevolezza della popolazione sul pericolo legato alla comparsa di batteri resistenti.
La disinformazione è tra le principali cause di utilizzo inappropriato di antibiotici che si registra, ad esempio, per curare l’influenza o il raffreddore durante il periodo invernale”.

“I farmacisti sono consapevoli dell’importante contributo che possono dare per migliorare l’informazione ai cittadini e sensibilizzare rispetto all’adozione di buone pratiche di prevenzione per ridurre il rischio di infezioni.
Facciamo appello alla sensibilità delle istituzioni e di tutti i professionisti della salute- conclude il presidente della FOFI– impegnati sul territorio per dare vita, insieme, a una grande campagna di informazione rivolta all’opinione pubblica per educare all’uso consapevole degli antibiotici”, conclude il presidente FOFI.

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