Apnea ostruttiva del sonno. Un farmaco anti-epilettico per ridurre le pause respiratorie durante il sonno e la sonnolenza diurna

Uno studio di fase III presentato in occasione del congresso annuale della European Respiratory Society ha dimostrato che in pazienti con apnea ostruttiva del sonno (OSA) il trattamento con il farmaco anti-epilettico sulthiame, per 15 settimane, è stato in grado di ridurre le pause respiratorie durante il sonno e la sonnolenza diurna.

I pazienti con OSA vanno incontro spesso a forti russamenti, ad apnee respiratorie durante la notte e a frequenti risvegli. Ciò non provoca solo stanchezza, ma può anche aumentare il rischio di pressione alta, ictus, malattie cardiache e diabete di tipo 2. L’OSA è molto comune, ma molte persone non si rendono conto di esserne affette.

L’attenzione dei ricercatori si è rivolta su sulthiame, un inibitore dell’anidrasi carbonica utilizzato nel trattamento dell’epilessia, in ragione dei risultati di un trial precedentemente condotto, di fase 2b, che aveva dimostrato come il farmaco fosse dotato di un profilo di sicurezza favorevole e in grado di ridurre efficacemente le apnee.

Sulthiame è un farmaco che, oltre ad agire sul sistema respiratorio inibendo un enzima chiamato anidrasi carbonica, stimola i muscoli delle vie aeree superiori.Con il nuovo trial, i ricercatori hanno voluto verificare e confermare in fase III quanto osservato nello studio pilota di fase 2.

Dai risultati della ricerca è emerso che i pazienti che assumevano sulthiame si caratterizzavano per un minor numero di pause respiratorie e livelli più elevati di ossigeno nel sangue durante il sonno.

Nello specifico, considerando la misura della frequenza delle pause respiratorie durante il sonno (AHI3a), questa è risultata inferiore: del 17,8% per i pazienti che assumevano la dose più bassa; del 34,8% per quelli che assumevano la dose media; del 39,9% per quelli che assumevano la dose più elevata di sulthiame.

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