Asma grave. Tutti i danni del cortisone

La Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica SIAAIC e la Società Italiana di Pneumologia hanno presentato il primo studio italiano, realizzato insieme ai farmacoeconomisti dell’Università di Pavia, sull’impatto clinico ed economico del cortisone orale nell’asma grave.

Secondo gli studiosi, l’uso del cortisone nel trattamento dell’asma grave aumenta di 5 volte il rischio di osteoporosi e fratture, triplica il rischio di malattie digestive e raddoppia diabete, obesità e insufficienza renale, con una spesa di 243 milioni ogni anno per la gestione degli effetti collaterali.

Inoltre, dallo studio, condotto sui dati del Sistema Sanitario Nazionale e sul registro Sani che contiene i dati relativi a 780 pazienti con asma grave visitati in 40 centri di riferimento selezionati in tutta Italia, emerge anche che un abuso di cortisonici ha un impatto considerevole sulle spese per la gestione degli eventi avversi, pari a circa 2000 euro l’anno per ogni paziente con asma grave: il doppio rispetto alla popolazione generale senza asma.

“Considerando il numero dei pazienti con asma grave in cura con cortisonici orali, pari a circa 124.000 soggetti – spiega Francesco Blasi, Università Milano, Direttore Dipartimento Medicina Interna Pneumologia e Sezione Adulti Fibrosi Cistica IRCCS Policlinico Milano – i costi in eccesso dovuti agli effetti collaterali sono di oltre 110 milioni maggiori rispetto a chi non è asmatico, di 75 milioni di euro più elevati rispetto a chi ha un asma moderato e quindi assume corticosteroidi a dosaggi e per tempi inferiori”.

“Stando alle linee guida internazionali – aggiunge Blasi – i corticosteroidi per via orale nell’asma dovrebbero essere utilizzati nelle crisi acute; in caso di asma grave si suggerisce di impiegarli ai minori dosaggi possibili e come trattamento di seconda scelta, dopo aver valutato l’opportunità di terapie biologiche come gli anticorpi monoclonali anti-IgE o anti-IL5, attualmente approvati in Italia, ed altri in arrivo e già approvati da FDA”.

Infine, conclude, “i dati del registro Sani mostrano che in realtà il 64% dei pazienti con asma grave utilizza cortisonici in cronico, esponendosi quindi a un elevato rischio di eventi avversi”.

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