Asma severo. Tezepelumab riduce eventi di riacutizzazione negli adulti e negli adolescenti

Nel corso del Congresso dell’American Academy of Allergy, Asthma & Immunology, tenutosi il mese scorso negli Usa, sono stati presentati i risultati di una analisi post-hoc dello studio NAVIGATOR, che hanno dimostrato che l’anticorpo monoclonale tezepelumab è stato in grado di ridurre in modo consistente gli eventi di riacutizzazione negli adulti e negli adolescenti affetti da asma severo indipendentemente dalle stagioni.

I risultati del trial di fase 3 NAVIGATOR hanno contribuito alla recente approvazione da parte della Fda di questo anticorpo monoclonale.

Tezepelumab è il primo esponente di una nuova categoria di possibili agenti farmacologici anti-asma, avente come bersaglio la linfopoietina timica stromale (TSLP), una proteina della famiglia delle citochine alla quale viene riconosciuto un importante ruolo nella maturazione delle cellule T.

Nello specifico, tezepelumab è un anticorpo monoclonale umanizzato allestito allo scopo di legarsi in modo specifico alla TSLP umana, prevenendone l’interazione con il suo complesso recettoriale.

Il blocco di TSLP ottenuto con tezepelumab sarebbe in grado di prevenire il rilascio di citochine pro-inflammatorie da parte delle cellule del sistema immunitario “marcate” dalla presenza di TSLP. Per la sua attività che si esplica “a monte” della cascata infiammatoria, tezepelumab potrebbe essere utile in un’ampia popolazione di pazienti con asma severo non controllato, compresi quelli la cui condizione asmatica non è guidata dall’infiammazione T2.

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