Assemblea ASSORAM. Il futuro guarda all’intelligenza Artificiale e alla transizione green

La filiera health sta vivendo profondi mutamenti sotto la spinta di diversi fenomeni: una digitalizzazione sempre più veloce, la crescente normazione europea volta a uniformare le normative nazionali di settore, le conseguenze della pandemia sui mercati globalizzati.

In questo scenario è essenziale per le aziende poter competere non solo nel contesto nazionale, ma anche europeo e internazionale. Sono alcuni dei temi affrontati nel corso della 58° Assemblea di ASSORAM, l’associazione nazionale operatori commerciali e logistici dell’healthcare, dal titolo “Distribuire salute, la logistica che abbatte le barriere”.

“Per la crescita delle aziende italiane è essenziale poter competere ad armi pari sui mercati internazionali”. E’ l’appello lanciato da Pierluigi Petrone presidente di ASSORAM. Concetto ribadito anche dal direttore generale Mila De Iure che sottolinea come, a livello nazionale, una delle prime complessità che gli operatori della distribuzione si ritrovano a fronteggiare ogni giorno “sono sicuramente le profonde differenze operative e amministrative tra le regioni italiane”.

Internazionalizzazione che, nelle parole del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, deve andare avanti di pari passo con l’idea di riportare in Italia la produzione dei principi attivi dei farmaci salvavita “con la consapevolezza che l’80% viene importato dall’India e dalla Cina”. Questo perché “se dovesse scoppiare una guerra, e non scoppierà, noi non avremmo le materie prime per produrre farmaci salvavita in Italia”.

Del resto per Massimo Scaccabarozzi, presidente della Sez. Farmaceutica e Biomedicali di Unindustria “Se hai una filiera forte hai un Paese forte. Stando ai numeri oltre il 70% del fatturato delle aziende è dato dall’export.
Il Lazio è la prima regione italiana per valore in esportazioni in Italia e credo che se la giochi sul podio in Europa”.

Sullo sfondo del dibattito poi l’immancabile tema del Pnrr, declinato soprattutto per quel che riguarda la transizione digitale e quella green del settore. “Il piano- spiega il vicepresidente ASSORAM Alfredo Sassi “collega le due transizioni in atto destinando 34 miliardi di euro per investimenti e riforme. Segnalo con orgoglio che una delle componenti della missione 3 è appunto la digitalizzazione della logistica per cui il piano stanzia 360 milioni di euro”.

Digitalizzazione che, per il settore della distribuzione, non può prescindere dalla transizione green e dall’implementazione dell’intelligenza artificiale.

“Nei prossimi anni avremo sempre più dati a disposizione per nutrire un’Intelligenza artificiale che troverà largo impiego in sanità”, sottolinea il presidente di ASSORAM Pierluigi Petrone citando la Lettera aperta sull’AI in sanità presentata dall’associazione oggi, prima di concludere: “L’associazione coglie la disponibilità del MIND a ospitare un Tavolo di confronto che coinvolga la filiera per individuare risposte chiare e condivise alle sfide del futuro”.

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