
Automazione sì, automazione no
Un aspetto che riguarda un vero e proprio cambiamento strategico nella gestione attiene all’investimento nel magazzino automatizzato.
Faccio una premessa: le nuove tecnologie non devono essere un pretesto per “far fuori” un dipendente, che semmai va liberato di altri impegni per dedicarsi maggiormente al cliente. In effetti, decidere di investire somme considerevoli per comprimere il costo del personale è un errore grossolano. In realtà una scelta in tal senso dev’essere valutata per la significativa riduzione del tempo di ricerca del farmaco a tutto vantaggio della relazione commerciale e nello spostamento fisico del magazzino, con il possibile ampliamento dell’area di vendita.
In definitiva, l’investimento deve comportare cambiamenti significativi nell’approccio al cliente e nella sua esperienza d’acquisto, e imprescindibili e correlate sono le scelte relative alle risorse umane e alla formazione commerciale. Per completezza, nella valutazione vanno affrontate problematiche non trascurabili, infatti:
- spesso è superficiale l’analisi dei costi: dalla modalità di finanziamento allo spostamento di personale;
- vi è una difficoltà oggettiva nella stima del payback (il tempo di recupero dell’investimento);
- le soluzioni tecniche presenti sul mercato privilegiano aspetti differenti e pertanto non c’è la “macchina ideale”;
- la qualità dell’assistenza, elemento fondamentale, è valutabile solo a posteriori.
Per quanto detto, vorrei avere una casistica più ampia di bilanci pre e post investimento da analizzare; e mi ripeto: è una scelta pressoché irreversibile. Allora rispondi alla domanda principale: “cosa voglio ottenere dall’investimento?” Poi prendi tempo, ascolta più fornitori, preparati una tabella dove metti in parallelo vantaggi e svantaggi di ciascuna soluzione e, infine, discutine approfonditamente col tuo consulente fiscale e con la tua banca di fiducia. Ma la decisione d’acquisto deve avere motivazioni “deboli” negli aspetti fiscali (agevolazioni) o finanziari (tassi favorevoli) e motivazioni “forti” nella chiarezza del piano strategico-commerciale sottostante.
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