Autonomia differenziata. Cartabellotta: colpo di grazia al Servizio sanitario nazionale

Dopo l’ok del Senato, la Camera ha dato il via libera definitivo al decreto legge sulla autonomia differenziata delle regioni con 172 sì, 99 voti contrari e un astenuto. Il testo, in 11 articoli, mira a regolamentare l’attribuzione di ulteriori forme di autonomia alle regioni, permettendo di ottenere competenze aggiuntive rispetto a quelle normalmente previste, attraverso intese con lo Stato.

“Oggi siamo davanti ad una ‘frattura strutturale’ Nord-Sud che compromette qualità dei servizi sanitari, equità di accesso, esiti di salute e aspettativa di vita alla nascita, alimentando un imponente flusso di mobilità sanitaria dal Sud al Nord. E la legge sull’autonomia differenziata approvata in via definitiva dalla Camera non potrà che amplificare le diseguaglianze già esistenti in sanità”. È quanto ha dichiarato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe.

“Anzi – continua Cartabellotta -, renderà il Mezzogiorno ancora più dipendente dalle ricche Regioni del Nord, che a loro volta rischiano di peggiorare la qualità dell’assistenza per i propri residenti, perché non potranno aumentare in maniera illimitata la produzione di servizi e prestazioni sanitarie a favore dei ‘migranti della salute”.

“Ma oggi è stato dato anche il colpo di grazia al Servizio sanitario nazionale, pilastro della nostra democrazia e strumento di coesione sociale, per un machiavellico ‘scambio di cortesie’ tra le forze politiche di maggioranza”, conclude il presidente della Fondazione Gimbe.

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