Azitromicina riduce l’ispessimento delle pareti dei bronchi nei neonati affetti da fibrosi cistica
Secondo i risultati di un’analisi post-hoc dello studio COMBAT-CF, un trial clinico di fase 3 condotto in Australia e Nuova Zelanda, il trattamento con l’antibiotico azitromicina riduce l’ispessimento anomalo delle pareti dei bronchi nei bambini piccoli affetti da fibrosi cistica (FC) e questo potrebbe tradursi in un flusso sanguigno più fluido verso i polmoni.
Lo studio COMBAT-CF ha valutato la capacità dell’azitromicina di prevenire l’insorgenza di bronchiectasie nei primi tre anni di vita.
La ricerca ha coinvolto 66 bambini a cui era stata somministrata azitromicina e 59 a cui era stato assegnato il trattamento con placebo nello studio COMBAT-CF.
Nei bambini trattati con azitromicina, l’ispessimento della parete bronchiale era ridotto e il diametro interno dei bronchi rispetto al diametro di un’arteria era più elevato rispetto ai bambini trattati con placebo. Inoltre, il rapporto tra parete esterna dei bronchi e arteria era più elevato, soprattutto perché le arterie presentavano un diametro ridotto.
Nella fibrosi cistica, il muco denso si accumula nei polmoni e ostruisce le vie aeree, rendendo difficile la respirazione e l’eliminazione delle infezioni. Le bronchiectasie si verificano quando le vie aeree si danneggiano, spesso in seguito a infezioni ripetute, causandone l’allargamento.
L’azitromicina è un antibiotico derivato dall’eritromicina ed appartiene alla classe denominata antibiotici macrolidi. Agisce inibendo la produzione delle proteine batteriche, impedendo in tal modo ai batteri di crescere.