Carabinieri Nas: sequestrati 121 mila farmaci anti-Covid cinesi
I Carabinieri dei NAS hanno eseguito, nell’arco dell’ultimo mese, specifici servizi di controllo finalizzati alla ricerca di canali di importazione clandestina e approvvigionamento illegale di farmaci destinati per la cura del COVID-19, operando il sequestro di 121 mila medicinali di origine straniera, principalmente cinesi, privi di autorizzazione e di qualsiasi valutazione sulla validità terapeutica e sull’assenza di effetti collaterali.
Gli accertamenti dei militari, che avevano portato ad una prima fase di interventi con l’individuazione di 107 mila prodotti illegali presso associazioni culturali, supermarket etnici e aree doganali di transito merci e passeggeri tra Roma, Milano e Firenze, hanno continuato a monitorare la possibile sussistenza di altri canali illegali di distribuzione.
Così, nell’ultima settimana, i NAS di Milano, Roma, Napoli, Torino, Firenze e Parma hanno operato nuovi sequestri. Nell’ambito di 9 ispezioni è stata riscontrata la detenzione di ulteriori 14.300 prodotti farmaceutici, contenuti in confezioni, fiale, blister e bustine, privi di autorizzazione all’immissione nel mercato europeo e oggetto di importazione clandestina, dei quali 13 mila con indicazioni per la cura o la prevenzione del COVID, quali Lianhua Qingwen Jiaonang, Zhongyao Peifang Keli e Ganmao Qingre Keli.
Nello stesso contesto operativo, i NAS di Milano, Torino e Parma hanno inoltre sequestrato 15.100 aghi da siringa, 245 pulsimetri e ossimetri, 170 termometri laser e 350 mascherine di protezione facciale dichiarate con elevato livello di protezione (FFP2/3), tutti risultati privi di certificazione CE e di adeguate informazioni di sicurezza in lingua italiana.
Complessivamente i prodotti oggetto di sequestro avrebbero fruttato profitti illeciti per oltre 250 mila euro, oltre al potenziale rischio per la salute determinato dall’assunzione di farmaci o presunti tali privi di controllo e senza garanzia sulla corretta produzione e conservazione.