Cartabellotta: “Numeri incoraggianti ma occorre prudenza e una migliore gestione della pandemia”
Il monitoraggio della Fondazione Gimbe conferma, nella settimana 19-25 maggio, la riduzione di nuovi casi (-29,5%) e decessi (-17,4%) che si accompagna a un crollo di ricoveri e terapie intensive, grazie alle elevate coperture vaccinali degli over 70.
Scende ulteriormente l’incidenza in tutte le regioni, sia per ridotta circolazione del virus, sia per un calo delle persone testate: -25% in due settimane. Sul fronte vaccini 3,7 milioni di over 60 ad elevato rischio di ospedalizzazione sono ancora senza copertura. Irrealistica la consegna delle 42,6 milioni di dosi previste entro fine giugno.
Si è registrata un’ulteriore diminuzione di nuovi casi (30.867 vs 43.795) (figura 1) e decessi (1.004 vs 1.215). In calo anche i casi attualmente positivi (268.145 vs 315.308), le persone in isolamento domiciliare (258.265 vs 302.080), i ricoveri con sintomi (8.557 vs 11.539) e le terapie intensive (1.323 vs 1.689).
“Per la decima settimana consecutiva – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – continuano a scendere i nuovi casi settimanali, in parte per la ridotta circolazione del virus, come documenta la riduzione del rapporto postitivi/casi testati, in parte per la crescente diminuzione dell’attività di testing”. Rispetto alla settimana precedente, infatti, si registra un calo del 12,2% di persone testate (-69.010) e del 24,9% rispetto a due settimane fa (-165.241).
Su tutto il territorio nazionale si confermano trend in riduzione e in 8 Regioni (Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Molise, Provincia Autonoma di Trento, Sardegna, Umbria e Veneto) l’incidenza settimanale dei casi è inferiore a 50 casi/settimana per 100.000 abitanti.
“Il trend dei pazienti ospedalizzati – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione GIMBE – continua a scendere in maniera regolare con l’occupazione media nazionale che si attesta al 14% per l’area medica e al 15% per le terapie intensive: tutte le Regioni rimangono sotto le rispettive soglie di allerta del 40% e del 30%». “Anche gli ingressi in terapia intensiva – spiega Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione GIMBE – continuano a diminuire: la media mobile a 7 giorni questa settimana si è ulteriormente ridotta attestandosi a 57 ingressi/die”. “Se le curve dei ricoverati nei reparti di area medica e terapia intensiva – prosegue Cartabellotta – stanno scendendo più velocemente grazie all’effetto delle coperture vaccinali nelle classi di età più avanzate, quella delle persone in isolamento domiciliare, in media più giovani, cala più lentamente”.
“Se da un lato il mix tra riaperture graduali, progressione della copertura vaccinale nelle persone a rischio, comportamenti virtuosi della popolazione ed effetto della stagionalità apre la strada a un prudente ottimismo – conclude Cartabellotta – dall’altro è indispensabile rilevare tre criticità nella gestione della pandemia e della campagna vaccinale. Innanzitutto, i nuovi criteri per assegnare i colori alle Regioni disincentivano la ripresa del contact tracing proprio quando la riduzione dei casi lo renderebbe fattibile. In secondo luogo, la mancata implementazione di strategie vaccinali a chiamata attiva per aumentare la copertura delle fasce più fragili. Infine, non è nota la strategia per identificare tempestivamente ogni possibile ripresa del contagio”.