
Caso Farmacap. Chiarimenti in merito al modello virtuoso delle Società Benefit
Durante i primi giorni dell’anno è emersa la possibilità che il Comune di Roma trasformi Farmacap in Società Benefit. Un comunicato siglato da Assofarm, B Lab Europe – Italia, Assobenefit, Afam Spa Società Benefit e Apoteca Natura chiarisce alcuni aspetti relativi alla natura e allo scopo di questa forma societaria.
La forma giuridica di Società Benefit – si legge nella nota – rappresenta un modello virtuoso di Società di capitali, riconosciuto nel mondo anche con la denominazioni di Benefit Corporation (USA) o BIC (America Latina), che, in base a quanto espresso nello stesso statuto, mirano a bilanciare gli interessi degli azionisti con quelli degli altri portatori di interessi.
Le SB si impegnano in termini di responsabilità, sostenibilità e trasparenza e assumono impegni ai quali le società di capitali a scopo di lucro non sono tenute.
Secondo il testo della legge 208-2015 – ricorda il comunicato – le società benefit, nell’esercizio di una attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse.
Le finalità sono indicate specificatamente nell’oggetto sociale della società benefit e sono perseguite mediante una gestione volta al bilanciamento con l’interesse dei soci e con l’interesse di coloro sui quali l’attività sociale possa avere un impatto.
Le finalità possono essere perseguite da ciascuna delle società di cui al libro V, titoli V e VI, del codice civile, nel rispetto della relativa disciplina. Questo elemento distintivo le pone come una radicale evoluzione virtuosa rispetto al modello tradizionale di Società di Capitali a scopo di lucro.
Le società benefit – sottolinea Assofarm – creano valore sociale ambientale e economico e per questo si stanno rapidamente diffondendo in Italia, dove già se ne contano oltre 300. In Italia esiste già un caso concreto che costituisce un riferimento in Europa e nel mondo, rappresentato da AFAM, le Farmacie Comunali di Firenze.
Assofarm, fin da subito, ha sostenuto la diffusione del modello Benefit tra le sue associate attraverso incontri pubblici e diffusione di documenti di approfondimento perché in tale assetto giuridico-aziendale individua uno strumento ideale per il perseguimento di finalità sociali in un’operatività di mercato.
Mix, quest’ultimo, che è il principale tratto distintivo delle farmacie comunali fin dalla loro nascita.
In sintesi, conclude la comunicazione, le Società Benefit costituiscono una possibile evoluzione virtuosa rispetto al modello tradizionale di Società di Capitali a scopo di lucro e la pone come interessante modello di riferimento per altre amministrazioni comunali, che hanno come scopo la tutela del benessere dei cittadini e la creazione di valore condiviso per tutti i portatori di Interesse.