CEF-Unico, l’unione è fatta!

La notizia circolava da almeno un anno ma solo dopo l’assemblea dei soci del 25 settembre si è avuta la certezza della fusione tra CEF e Unico, una joint venture strategica fra i due grossi gruppi della distribuzione intermedia italiana, in risposta a quella precedente tra Comifar e Admenta Italia.
L’assetto della newco, sarà costituito da quote societarie al 50%, così come paritaria sarà la ripartizione in Consiglio di Amministrazione.
Per i primi due mandati consecutivi la direzione generale e la presidenza spetteranno a CEF, quindi in quest’ultimo caso a Vittorino Losio che abbiamo sentito a margine dell’assemblea.

Presidente, l’assemblea dei soci ha approvato quest’unione, ormai mancano solo le formalità.

Per il momento l’Assemblea, molto partecipata dei soci, ha approvato l’impalcatura della fusione in cui la Cef dovrebbe costituire una newco a cui conferisce il ramo di azienda della distribuzione, fondendosi in misura paritaria rispetto alle cooperative con UNICO SPA.
Una scelta a tutela di CEF e delle farmacie libere e indipendenti che ne fanno parte, soprattutto alla luce della recente fusione fra Comifar e Admenta Italia. Insieme otterremo delle economie di scala importanti e il bilancio ne risentirebbe in maniera estremamente positiva. Inoltre, potremo essere presenti in regioni attualmente “scoperte” come Piemonte ed Emilia-Romagna.

Cosa è emerso dall’assemblea, qual è il sentiment dei soci e dei collaboratori? C’è entusiasmo?

Assolutamente sì. C’è molta condivisione, entusiasmo e voglia di fare. Di avere un’azienda di proprietà in grado di contrastare le multinazionali e i privati. Ho percepito un rinnovato entusiasmo e voglia di fare, di energica collaborazione.

La presidenza spetterà a lei, per doppio mandato?

Per due mandati consecutivi sia la presidenza che la direzione generale spetteranno a Cef.
Nella newco ci sarà un consiglio di amministrazione composto da 20 persone. 10 saranno espressione Cef e 10 spetteranno ad UNICO.
In caso di parità, però, il voto del presidente vale doppio.

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