
Come raggiungere un buon equilibrio finanziario della farmacia
L’equilibrio finanziario della farmacia è stato messo in discussione negli ultimi anni per una serie di fattori esogeni, ma anche di comportamenti endogeni. Te ne fornisco una dozzina, ma la lista puoi farla tu, nel tuo caso.
Tra i fattori esogeni:
1. clienti più selettivi nelle scelte;
2. ampliamento della concorrenza;
3. aperture di nuove farmacie non adeguatamente pianificate da parte dei nuovi titolari;
4. banche più selettive nella concessione del credito;
5. fornitori che ampliano, spesso a dismisura, la gamma di prodotti.
Tra i comportamenti endogeni:
1. mancato controllo dei flussi finanziari da parte del titolare;
2. prelievo sistematico di tutti gli utili d’esercizio (se non di più);
3. promozioni e sconti, ormai diffuse leve di marketing anche in farmacia;
4. investimenti (ristrutturazioni, automazione del magazzino) non convenientemente valutati nel loro ritorno economico;
5. personale non adeguato e non formato per un mercato sempre più competitivo;
6. offerta di prodotti sempre più ampia e spesso dispersiva;
7. mancanza di una visione strategica del business (identità, vision, obiettivi).
Suggerimenti per un controllo dell’equilibrio finanziario a breve termine
A cose fatte, come comportarsi? L’equilibrio finanziario di un’azienda si esamina e si controlla nel breve e nel lungo termine, non bastando l’esame del bilancio, pur frutto di una corretta e puntuale contabilità. Pertanto per un controllo dell’equilibrio finanziario a breve termine ti suggerisco:
a. tieni nota delle entrate e delle uscite quotidiane (ci sono o si possono realizzare piccoli software idonei allo scopo): dedicare attenzione ai movimenti dei tuoi soldi ti fa scoprire un sacco di cose circa le tue abitudini, credimi;
b. considera, poi, gli incassi futuri (hai sempre uno storico a cui attingere dal tuo gestionale), mentre per i pagamenti hai le scadenze con i fornitori e lo storico delle spese generali (personale, utenze, canoni leasing e noleggio, fitti, interessi, spese per servizi,…) che ti indicano gli impegni per i prossimi mesi.
Suggerimenti per un controllo dell’equilibrio finanziario a lungo termine
Per controllare l’equilibrio finanziario a lungo termine è opportuna un’analisi dei tuoi ultimi bilanci annuali. Poniti le seguenti domande, tanto per iniziare:
a. tra i crediti del tuo Stato Patrimoniale esiste una voce più o meno denominata “Prelievi o anticipi del titolare in conto utili”? È in crescita nel corso degli anni? Ha un importo fisiologicamente basso? Normalmente tale valore dovrebbe azzerarsi compensandosi con gli utili nel momento della definizione del bilancio annuale, altrimenti devi cambiare le tue abitudini o il tuo standard di vita;
b. i debiti a lungo termine (mutui, finanziamenti) sono inferiori o superiori al valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali (locali, arredi, macchine elettroniche, software,…) al netto dei corrispondenti fondi di ammortamento? È meglio che i debiti a lungo termine coprano gli investimenti duraturi, altrimenti la differenza la stanno finanziando i fornitori di merce e i saldi passivi di conto corrente. Acquisteresti una casa finanziandola anche parzialmente con uno scoperto di conto corrente?
Ti auguro una gestione equilibrata, segno di equilibrio interiore.
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