
Contraffazione farmaci i NAS Formano i colleghi del Partenariato Orientale
Il fenomeno della contraffazione dei farmaci e i rischi che comporta l’assunzione di medicinali non conformi o per i quali è prevista una prescrizione medica, impongono un upgrade continuo e la collaborazione di più Paesi per essere scardinato o quantomeno ridotto. Crimini farmaceutici che hanno reso necessarie negli ultimi anni diverse iniziative volte a contrastare questo pericoloso fenomeno che ha avuto il suo exploit con l’avvento di internet e dell’e-commerce.
Così, il Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute e l’Agenzia europea di formazione delle Forze di Polizia – CEPOL, hanno realizzato un training sul contrasto al crimine farmaceutico e alla contraffazione dei medicinali. Un momento di formazione rivolto a 30 partecipanti di Forze di polizia, Dogane e Autorità giudiziarie di 5 Paesi membri del Partenariato Orientale dell’Unione Europea: Armenia, Azerbaijan, Georgia, Moldova e Ucraina.
Il corso si è svolto in Roma nel mese di febbraio con la partecipazione, in qualità di formatori e docenti, di rappresentanti del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS), di Europol, di EUIPO (Ufficio europeo per la proprietà intellettuale), dell’Agenzia Italiana del Farmaco e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
I Carabinieri del NAS hanno supportato CEPOL nella definizione dei contenuti dell’evento formativo, prevedendo specifici interventi tecnico-professionali sul modello di contrasto adottato a livello nazionale e transnazionale.
Procedure investigative e casi esperienziali condotti dalla Specialità e dalle altre Autorità nazionali, anche con simulazioni on site presso la sede del Comando NAS e presso l’area doganale dell’aeroporto di Roma-Ciampino.
L’iniziativa fa parte di un progetto europeo più ampio, nel quale la Specialità dell’Arma è Action Leader nell’azione di contrasto della distribuzione illegale di medicinali e sostanze dopanti.
Il feedback incoraggiante ricevuto dai partecipanti ed il notevole interesse suscitato per le tematiche trattate, ha contribuito ad illustrare ulteriormente la validità ed efficacia del sistema nazionale di vigilanza del farmaco e a valorizzare le competenze e le modalità operative dei NAS come modello di riferimento internazionale.
C.P.