Cosa leggere nel bilancio della farmacia

Nella costruzione delle informazioni utili al processo decisionale, il bilancio non è equivalente ad un sistema di controllo di gestione della farmacia, perché si tratta di uno strumento utile innanzitutto alla Stato per finalità fiscali; tuttavia, la sua analisi integra il secondo e lo completa.

Avere il controllo della propria gestione significa non subire passivamente le scelte altrui relativamente alla propria attività.

Se è pur vero che i dati ivi compresi sono troppo sintetici, quantomeno per ottenere informazioni sul piano della struttura finanziaria della farmacia, la lettura del bilancio è imprescindibile.

Lettura del bilancio

  1. La farmacia è solvibile? Liquidità e crediti commerciali iscritti a bilancio devono essere regolarmente superiori all’ammontare dei pagamenti correnti (scoperti bancari, fornitori, rimborso di rate di finanziamento);
  2. il patrimonio investito dal titolare è adeguatamente remunerato? Rapporta gli utili alla somma tra capitale proprio (o sociale) e riserve: la percentuale risultante dev’essere maggiore rispetto ad investimenti più sicuri di quelli imprenditoriali, considerando anche la remunerazione del rischio d’impresa;
  3. il capitale di terzi (mutui, TFR, scoperti di conto corrente, fornitori e debiti vari) è molto più alto del patrimonio netto (capitale proprio o sociale, riserve, utile d’esercizio)? Quantomeno il capitale permanente (patrimonio netto e debiti a lungo termine) dovrà superare nell’ammontare i debiti a breve scadenza. Non credi?

La dichiarazione dei profitti di un’azienda può essere paragonata a un bikini: ciò che rivela è interessante, ma ciò che nasconde è fondamentale (dal film: A random walk down Wall Street).

Impara a leggere il bilancio della tua farmacia, non fermarti alla voce “utile d’esercizio”.


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