Covid-19. OMS: dal remdesivir nessun beneficio per i malati gravi
“I risultati ad interim del Solidarity Therapeutics Trial, coordinato dall’Oms, indicano che il remdesivir, l’idrossiclorochina, la combinazione lopinavir/ritonavir (usata contro l’Hiv) e i regimi a base di interferone sembrano avere un piccolo o inesistente effetto sulla mortalità a 28 giorni o sul decorso ospedaliero del Covid-19 tra i pazienti ricoverati”.
È quanto ha scritto l’Organizzazione Mondiale della Sanità in un comunicato, secondo cui è ‘bocciato‘ quindi anche il remdesivir, uno dei due farmaci approvati in Europa contro il coronavirus che è stato usato recentemente anche per curare il presidente Usa Donald Trump.
L’OMS spiega che in soli sei mesi è stato condotto il più grande studio di controllo randomizzato al mondo sulla terapia per il Covid-19 che ha coinvolto oltre 11mila persone in più di 30 paesi.
Ai partecipanti allo studio sono stati somministrati quattro farmaci singolarmente o in combinazione: remdesivir, idrossiclorochina, lopinavir, interferone o interferone più lopinavir, e circa 4.100 pazienti non hanno ricevuto alcun trattamento farmacologico.
“Nessun farmaco in studio ha ridotto in modo definitivo la mortalità (in pazienti non ventilati o qualsiasi altro sottogruppo di caratteristiche di ingresso), l’inizio della ventilazione o la durata del ricovero – affermano i ricercatori -. Remdesivir, l’idrossiclorochina, la combinazione lopinavir/ritonavir e i regimi a base di interferone “sembrano avere un effetto minimo o nullo sulla mortalità a 28 giorni o sul decorso ospedaliero del Covid-19 tra i pazienti ricoverati”.
Il remdesivir era stato approvato dall’Ema lo scorso giugno, soprattutto sulla base di uno studio condotto dal Nih statunitense secondo cui nei pazienti gravi il ricovero medio veniva ridotto da 15 a 11 giorni.