Covid. Budesomide spray riduce I tempi di recupero e le forme gravi

Un farmaco di solito prescritto per trattare l’asma, il budesonide, potrebbe aiutare i contagiati dal Covid-19 in isolamento domiciliare a riprendersi più rapidamente dall’infezione.

Infatti, un recente studio dell’Università di Oxford ha dimostrato come l’utilizzo di questa molecola in forma di spray all’inizio dei sintomi riduca del 90% il ricorso a cure intensive e ospedalizzazione.

Dall’analisi dei risultati si è visto che i pazienti covid con più di 65 anni, o over 50 con pregresse malattie, sono guariti più in fretta e hanno avuto un decorso più leggero, quando hanno inalato budesonide due volte al giorno per due settimane.

Il trattamento ha inoltre ridotto la necessità di cure ospedaliere, a cui ha dovuto ricorrere l’8,5% dei pazienti contro il 10,3% di chi ha seguito le ormai comuni terapie anticovid domiciliari.

Il budesonide appartiene alla classe dei corticosteroidi, antinfiammatori di cui fanno parte anche il cortisone, già usato per trattare le forme più serie di CoViD-19, e il desametasone, un corticosteroide economico e di semplice somministrazione che riduce di un terzo la letalità da covid nei pazienti con forme gravi di infezione.

“Inalare Budesonide è semplice, sicuro, ben studiato, economico e il trattamento è ampiamente disponibile – ha affermato il professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell’istituto di Ricerche Farmacologiche del Mario Negri -. Anche il Desametasone è un farmaco ampiamente disponibile e a basso costo, capace di ridurre la mortalità delle forme gravi di COVID-19, così come esiste un buon potenziale di cura da parte degli anticorpi monoclonali nei primi sintomi di COVID-19”.

“Il vantaggio della Budesonide inalata, però, è che non sappiamo se la sua efficacia sarà influenzata da nuove varianti del SARS-Cov-2”, ha concluso Remuzzi.

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