Covid. Nuovo studio boccia definitivamente l’ivermectina, farmaco antiparassitario
Uno studio clinico randomizzato pubblicato su Jama Internal Medicine ha dimostrato che su pazienti ad alto rischio con COVID-19 da lieve a moderato, il trattamento con ivermectina durante le prime fasi della malattia non ha impedito la progressione verso una malattia grave. L’ivermectina è un farmaco antiparassitario poco costoso e ampiamente disponibile.
La ricerca è stata condotta su pazienti ad alto rischio con Covid-19 da lieve a moderato, in 20 ospedali pubblici e un centro di quarantena in Malesia fra il 31 maggio e il 25 ottobre 2021, il trial clinico randomizzato in aperto ha coinvolto 490 partecipanti over 50 arruolati entro la prima settimana dall’insorgenza dei sintomi di infezione da Sars-CoV-2.
Un gruppo ha ricevuto l’antiparassitario ivermectina in aggiunta al trattamento standard (terapia sintomatica e monitoraggio dei segni di deterioramento precoce), l’altro solo la cura standard.
“In questo studio clinico randomizzato sul trattamento precoce con ivermectina per adulti con COVID-19 da lieve a moderato e comorbidità, non abbiamo trovato prove che l’ivermectina fosse efficace nel ridurre il rischio di malattia grave. I nostri risultati sono coerenti con i risultati dello studio IVERCOR-COVID19, che ha rilevato che l’ivermectina era inefficace nel ridurre il rischio di ospedalizzazione”, spiegano gli scienziati.