Datamatrix: audizione Camera e Senato di ADF e Federfarma Servizi
I rappresentanti di Federfarma Servizi eADF, l’Associazione Distributori Farmaceutici, sono intervenuti alla Camera e al Senato, in merito alla normativa europea sul controllo anticontraffazione dei farmaci.
Durante le audizioni sono state esposte le principali criticità che il nuovo sistema di verifica dei farmaci comporterà per il settore della Distribuzione Intermedia dei medicinali, un comparto che garantisce la fornitura quotidiana di oltre 1,8 miliardi di confezioni farmaceutiche a oltre 25.000 farmacie e parafarmacie in tutta Italia.
Come noto, il nuovo sistema di verifica europeo dei medicinali dovrebbe entrare in vigore nel nostro Paese il 9 febbraio 2025 .
Per evitare pesanti rallentamenti dell’attuale operatività dei Distributori Intermedi di farmaci, è indispensabile escludere i Grossisti dalla verifica dell’identificativo univoco per le movimentazioni infragruppo e da centrali di acquisto, nonchè per i medicinali in Distribuzione per Conto. “Se queste esenzioni non verranno espressamente previste – sostiene il Presidente di ADF Walter Farris – saranno inevitabili le ripercussioni sulla tempestività del servizio distributivo e, quindi, sulla pronta dispensazione dei farmaci al cittadino, così come oggi conosciuta e apprezzata da tutti”.
Il sistema attuale di distribuzione intermedia è un modello efficiente e capillare, con consegne effettuate in farmacia in media entro 3 ore dall’ordine.
“L’introduzione di verifiche manuali dei 60 milioni farmaci consegnati in DPC e delle milioni di confezioni movimentate infra-gruppo e da centrali di acquisto partecipate dai Distributori Intermedi- osserva Antonello Mirone, Presidente di Federfarma Servizi – comporterà un aggravio dei tempi di allestimento e consegna, oltre a necessari investimenti e costi insostenibili per un comparto che versa da anni in una situazione di difficoltà economica per la sotto remunerazione del servizio di distribuzione dei farmaci SSN di classe.”
Come sottolineato dalle sigle della Distribuzione intermedia, l’esclusione dell’obbligo di verifica richieste per la DPC e per i passaggi ‘infragruppo’ e da centrali d’acquisto, non inficia in alcun modo la ratio del nuovo sistema di verifica del farmaco, poiché i farmaci movimentati provengono dalle industrie produttrici, quindi non c’è alcun rischio di contraffazione o manomissione delle confezioni in questione.
ADF e Federfarma Servizi hanno ribadito come l’impegno dei distributori è garantire che il flusso di farmaci verso i cittadini non subisca interruzioni o ritardi.
“Il servizio pubblico della Distribuzione Intermedia- concludono congiuntamente Mirone e Farris – si conferma un pilastro essenziale del Sistema Sanitario Nazionale e regionale, la cui sostenibilità ed efficienza operativa vanno garantite, a tutela della salute pubblica”.