Dazi sui farmaci, l’industria europea lancia l’allarme: “A rischio accesso e cure”

I dazi sui farmaci rappresentano una minaccia concreta non solo per l’industria farmaceutica europea, ma anche per l’accesso tempestivo dei pazienti a medicinali essenziali.
È il messaggio lanciato da Medicines for Europe, l’associazione che rappresenta i produttori di farmaci generici, biosimilari e value added medicines, all’indomani dell’incontro con la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.

I dazi sono misure regressivi e controproducenti – ha ribadito l’associazione – perché interrompono le catene di approvvigionamento globali, causano carenze di medicinali critici e mettono a rischio la continuità delle cure.
Proprio per questo le economie avanzate, attraverso le regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, hanno storicamente esentato i prodotti farmaceutici da questo tipo di barriere“.

Per affrontare l’attuale scenario geopolitico e commerciale, Medicines for Europe ha presentato un piano articolato in cinque azioni strategiche, pensato per affiancare la Commissione Europea nella salvaguardia di un settore industriale cruciale per l’autonomia strategica del continente e per la salute dei cittadini.

Il piano prevede:

  • il rafforzamento dell’azione diplomatica per evitare l’introduzione di dazi su farmaci e principi attivi, con l’obiettivo di scongiurare nuove carenze e conseguenze negative per i pazienti;
  • una revisione normativa delle disposizioni che ostacolano l’attività industriale farmaceutica in Europa, come quelle sulle acque reflue urbane o le restrizioni su alcune sostanze chiave per la produzione;
  • l’accelerazione delle politiche industriali già delineate nel Critical Medicines Act e nel Biotech Act, comprese misure di sostegno economico per attutire lo shock competitivo generato da eventuali dazi;
  • l’adozione di una legislazione farmaceutica più equilibrata, capace di promuovere l’accesso e la concorrenza sin dal termine della copertura brevettuale, sostenibile per i sistemi sanitari e allineata con la transizione digitale del settore;
  • una strategia fondata sull’autonomia strategica dell’UE, che metta al centro solidarietà, sicurezza di approvvigionamento e accesso equo ai medicinali in tutta Europa.

Il documento completo, intitolato “The Severe Impacts of Potential U.S. Tariffs on Pharmaceuticals”, analizza in dettaglio gli effetti di un possibile irrigidimento dei rapporti commerciali e propone soluzioni concrete per rafforzare la resilienza industriale del continente.

Invitiamo la Commissione Europea – si legge in conclusione nella nota – a fare propria questa visione, rafforzando la competitività manifatturiera dell’UE nel settore farmaceutico, senza rinunciare all’apertura e alla cooperazione internazionale.
Continueremo a collaborare in modo costruttivo con le istituzioni europee per tutelare un settore che ha un impatto diretto sulla vita delle persone“.

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