Dermatite atopica. Lebrikizumab efficace su lesioni e prurito dopo un anno

Secondo i risultati dei due trial di fase III ADvocate 1 e 2, otto pazienti su dieci con dermatite atopica che hanno risposto all’anticorpo monoclonale sperimentale lebrikizumab dopo 16 settimane hanno mantenuto una pelle libera da lesioni e il sollievo del prurito a un anno di trattamento.

Lebrikizumab è un anticorpo monoclonale progettato per legarsi all’interleuchina 13 (IL-13) e prevenire la formazione del complesso alfa-recettore IL-13/alfa-recettore IL-4 e la relativa segnalazione, inibendo così gli effetti biologici della IL-13 in modo mirato ed efficiente.

Si ritiene che questa citochina sia un mediatore patogeno centrale che guida molteplici aspetti della fisiopatologia della dermatite atopica, promuovendo l’infiammazione di tipo 2 e mediando i suoi effetti sui tessuti, causando disfunzione della barriera cutanea, prurito, ispessimento della pelle e infezioni.

La dermatite atopica è la forma più comune e grave di eczema, una condizione infiammatoria cronica che si può presentare fin dall’infanzia e continuare fino all’età adulta. Una forma da moderata a grave della malattia è caratterizzata da prurito persistente e pelle arrossata, secca e screpolata che copre gran parte del corpo.

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